I centenari in Friuli.
A quanto pare, chi vive in Friuli campa 100 anni: se è vero che la nostra regione ha una delle popolazioni più vecchie del Paese, dall’altra parte è anche uno dei territori con la maggior concentrazione di centenari rispetto ai residenti.
A certificarlo sono i dati Istat: al 1° gennaio 2024, l’Italia conta 22.552 centenari, con una crescita del 30% rispetto a dieci anni fa. Il Friuli Venezia Giulia si distingue in questo contesto per l’elevata concentrazione di persone che hanno raggiunto il secolo di vita: 54 ogni 100mila abitanti, uno dei dati più alti a livello nazionale, superato solo da Liguria (61 ogni 100mila) e Molise (58).
In Friuli Venezia Giulia, come nel resto del Paese, la longevità vede una predominanza femminile marcata: le donne rappresentano l’81% della popolazione centenaria italiana e addirittura l’89% dei semi-supercentenari, ossia coloro che hanno superato i 105 anni. A livello nazionale, questa classe di età conta 677 individui, con una netta diminuzione rispetto ai 1.047 registrati nel 2020. Questo calo è legato a ragioni demografiche: i semi-supercentenari di oggi appartengono alle generazioni nate durante la Prima Guerra Mondiale, un periodo di natalità più bassa.
Sul fronte dei supercentenari, ovvero chi ha raggiunto i 110 anni o più, l’Italia conta appena 21 residenti, di cui solo uno di sesso maschile, confermando la tendenza alla maggiore longevità femminile.
La geografia della longevità.
In valore assoluto, la maggior parte dei centenari si concentra in regioni con una popolazione numerosa come Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna. Tuttavia, se si considera la densità relativa, la nostra regione si attesta tra le prime regioni italiane per numero di centenari.
Sempre secondo l’analisi Istat, in Italia fra i centenari predomina la quota di coloro che vive in famiglia (89,4% nella classe 100-104 anni; 89,5% fra i 105+ anni) rispetto a chi risiede in una convivenza istituzionalizzata. Fra i supercentenari la quota di chi vive in famiglia sale al 96,7%, il che può dipendere sia da una carenza di strutture specializzate nell’assistere persone super longeve sia dal fatto che la famiglia possa costituire un fattore di protezione laddove si abbia necessità di cure e attenzioni personalizzate che solo un ambiente familiare può offrire.
I più anziani d’Italia… e del mondo.
Ma chi detiene il record di longevità in Italia? All’inizio del 2024 la persona più anziana è una donna residente in Emilia-Romagna, a ottobre di quest’anno ha potuto tagliare il traguardo dei 114 anni di età. Tra gli uomini, il più anziano vivente al 1°gennaio 2024 era un individuo residente in Molise di 110 anni di età, successivamente scomparso nel corso dei primi mesi dell’anno. A fine ottobre il ‘nuovo’ decano risiede in Basilicata e ha anch’egli superato i 110 anni.
Rimangono, pertanto, ancora imbattuti i record assoluti di longevità maschili e femminili italiani, rispettivamente detenuti da Antonio Todde (residente in Sardegna) deceduto nel 2002 poche settimane prima di compiere 113 anni e soprattutto da Emma Morano (residente in Piemonte) deceduta nel 2017 all’età di 117 anni che, finché in vita, aveva ottenuto il primato di donna contemporanea più longeva al mondo.
Oggi tale record è detenuto a livello mondiale da John Alfred Tinniswood, cittadino inglese, tra gli uomini (112 anni di età) e da Tomiko Itooka, cittadina giapponese, tra le donne (116 anni). In assoluto, da quando esiste una documentazione ufficialmente riconosciuta a livello internazionale, la donna più longeva della storia è stata Jeanne Calment, cittadina francese deceduta nel 1997 all’età di 122 anni. L’uomo più longevo, invece, è stato Jirōemon Kimura, cittadino giapponese deceduto nel 2013 all’età di 116 anni.