Continua il calo degli organici nelle sedi Inps del Friuli Venezia Giulia, che dal 2015 a oggi hanno subito una riduzione che va da un minimo del 30% a punte del 55%, come quelle che si registrano a Trieste. A lanciare l’allarme è la Funzione pubblica Cgil del Friuli Venezia Giulia, in una nota della segretaria generale Orietta Olivo, secondo la quale la situazione “può sfociare in una prossima impossibilità dell’Inps di sostenere il sempre più oneroso carico di lavoro“. Inferiore al previsto, per Olivo, anche l’impatto positivo delle nuove assunzioni seguite all’ultimo concorso: dai 100 vincitori inizialmente assegnati al Friuli Venezia Giulia, spiega Olivo, si è infatti scesi a 40 ed esiste la prospettiva di ulteriori rinunce e riassegnazioni.
Da qui la forte preoccupazione della Fp Cgil, che chiederà un intervento da parte della Giunta regionale per sollecitare il Governo a far fronte all’emergenza con opportune misure. “Consapevole delle gravi conseguenze sociali di una paralisi o una ridotta attività dell’Inps – si legge nella nota – la Fp Cgil ha scritto al Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, per esprimere le sue preoccupazioni sulla capacità operativa dell’Inps e sui carichi insostenibili che quotidianamente gravano sul personale. Ha chiesto inoltre un incontro per illustrare la situazione e per chiedere un impegno diretto dell’amministrazione regionale e del presidente, anche in ragione del suo ruolo nella Conferenza Stato-Regioni, a sollecitare un intervento forte e auspicabilmente risolutivo da parte delle istituzioni centrali”.