I dati sugli incidenti in Friuli Venezia Giulia: il numero più alto a Udine.
Aumentano gli incidenti stradali in Friuli Venezia Giulia, ottava regione in Italia per sinistri ogni 100mila abitanti. A dirlo è l’analisi del Centro Studi del portale di annunci AutoScout24 sulla base dei dati Istat relativi al 2022 (gli ultimi disponibili).
In quell’anno, il Fvg ha registrato 3.265 incidenti, il 9,9 per cento in più rispetto alla rilevazione precedente, numero che la piazza al 13esimo posto della classifica nazionale. Nel confronto tra sinistri e popolazione, però, la regione è più in alto, purtroppo: 273,4 ogni 100mila abitanti. Peggio di noi, Liguria (prima con oltre 525 ogni 100mila residenti), Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Trentino Alto Adige e Lombardia (che ne registra 288,5).
A livello provinciale, Udine è quella peggiore per numeri assoluti: 1.182 incidenti nel 2022 (+ 6,1% rispetto al 2021); seguono Trieste con 967, Pordenone con 678 (+ 13,8%) e Gorizia con 438; il capoluogo isontino, però, registra la maggiore impennata: + 27,3 rispetto al 2021.
In proporzione alla popolazione, invece, è Trieste la provincia più pericolosa con 422,8 sinistri ogni 100mila abitanti; a Gorizia il rapporto scende a 317,3 poi c’è Udine con 228,5 e a chiudere Pordenone con 218,6.
Secondo l’ultima ricerca del Centro Studi di AutoScout24, inoltre, se da un lato il codice della strada è giudicato positivamente in termini di sicurezza da quasi sei utenti su dieci, dall’altro in Italia il 14 per cento continua a giustificare (in alcune occasioni) chi guida dopo aver assunto alcol, come ad esempio quando lo si “sopporta”, e il 12 per cento chi usa il cellulare senza auricolare/vivavoce, come nel caso di una telefonata urgente.
Infine, a creare preoccupazione agli automobilisti italiani sono proprio gli altri conducenti (nel 73 per cento dei casi) e i pedoni (38 per cento) così come le buche nell’asfalto. Andando invece a indagare le motivazioni di chi ha provocato un incidente, la causa principale risulta essere la distrazione alla guida (per il 64 per cento), seguita da una mancata osservanza della segnaletica o delle norme di circolazione (18 per cento).