L’app Immuni e il servizio Sardegna Sicura.
Il governatore Massimiliano Fedriga ha detto che in regione non arriverà. Ma da ieri l’app nazionale Immuni, che ha fatto un gran parlare di sé, è regolarmente attiva ed è in sperimentazione in Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia.
Noi abbiamo, comunque, provato a scaricarla per vedere come funziona e a cosa serve. La prima raccomandazione che viene fatta nelle indicazioni è di avere lo smartphone con il sistema operativo aggiornato.
Quindi, va bene sia iPhone, che Android purchè siano recenti. Per Huawei non è prevista su tutti i modelli, ma il governo ha fatto sapere che arriverà presto. Per scaricarla basta andare nello store e digitare il nome dell’app.
Una volta avviata si vedono alcune schermate introduttive, fino alla parte a nostro avviso più delicata: quella della privacy. Bisogna accettare tutto per andare avanti e procedere.
A questo punto bisogna scegliere la regione di residenza, la provincia e abilitare le notifiche per il Covid-19. Questa è la funzione più delicata dell’app: consente di registrare i contatti con altri utenti usando il Bluetooth, in modo da informarli in caso di rischi di contagio.
L’app, però, garantisce la sicurezza della propria identità, tramite un codice casuale, che cambia in continuazione. Completata la configurazione, ci sono altre sezioni, come le domande frequenti, termini di utilizzo e l’informativa sulla privacy.
Per usare l’app in modo corretto occorre portare con se lo smartphone quando si esce da casa, senza disabilitare il bluetooth e non disinstallare l’app. In definitiva non sembra un’app così difficile da usare, ma il fatto che non sia prevista, al momento, per il Friuli Venezia Giulia forse ci fa stare più tranquilli.