Il monitoraggio della Goletta Verde sulla salute delle acque del Friuli Venezia Giulia.
Goletta Verde presenta i dati sul monitoraggio delle acque della costa del Friuli-Venezia Giulia, 10 punti campionati e analizzati: solo un punto oltre i limiti di legge. Si tratta del punto prelevato alla foce del canale in località Rio Canale Fugnan a Muggia in provincia di Trieste.
Il Rio Canale Fugnan – il punto campionato è precisamente a via Battistini all’incrocio con Largo Caduti per la Libertà – è una vecchia conoscenza dei volontari e le volontarie di Legambiente, impegnati nel monitoraggio della qualità delle acque delle coste italiane. Infatti il Rio Canale Fugnan nel comune di Muggia finisce nella black-list di Goletta Verde da ben 13 anni, ed il giudizio quest’anno è “fortemente inquinato”.
Il dettaglio del monitoraggio
Gli altri 9 punti, di cui 5 a mare e 4 alle foci di fiumi e canali, sono stati analizzati presso laboratori specializzati e sono risultati entro i limiti di legge come lo scorso anno.
Due sono in provincia di Trieste (oltre il già citato Rio Canale Fugnan di Muggia): alla spiaggia presso viale Miramare, tra i due pennelli di massi in località Barcola a Trieste; alla spiaggia di Sistiana a sinistra del porto turistico in località Sistiana Castelreggio a Duino Aurisina.
Tre i punti campionati in provincia di Gorizia: alla spiaggia libera di Marina Julia a Monfalcone (GO); la foce del fiume Isonzo in località Punta Sdobba a Grado e la spiaggia presso il viale del Sole all’incrocio con via Svevo a Grado.
Quattro i punti in provincia di Udine: la foce del fiume Stella a Precenicco (UD), lo scarico del depuratore a Lignano Sabbiadoro, la spiaggia presso il lungotevere Trieste all’incrocio con via Gorizia a Lignano Sabbiadoro e la foce del fiume Tagliamento in località Lignano Riviera a Lignano Sabbiadoro.
I risultati.
“I risultati emersi dal monitoraggio delle acque delle nostre coste da parte del team di Goletta Verde conferma il trend dell’anno scorso, 9 punti su 10 campionati sono risultati entro i limiti di legge mentre l’unico neo resta il Rio Canale Fugnan a Muggia. Negli ultimi anni sono stati avviati e portati a termine i lavori per gli impianti di depurazione per alcuni agglomerati finiti, negli anni passati, sotto procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Lo sforzo dal punto di vista delle infrastrutture c’è stato per uscire da questo status, ora occorre risalire alla fonte di inquinamento del Rio Canal Fugnan. Il prossimo step deve essere quello di accertare eventuali scarichi abusivi”, dichiara Andrea Wehrenfennig, presidente Legambiente Trieste.
“Non meno centrale è stato il tema della biodiversità declinato in modo diverso sui vari territori grazie ai progetti che ci hanno consentito di accendere i riflettori sulla tutela e salvaguardia delle specie da salvaguardare nell’area del Mediterraneo – spiega Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde – . In Friuli- Venezia Giulia si rivela fondamentale parlare di un nuovo progetto sulla realizzazione di una mega acciaieria a pochi passi dalla laguna. Le informazioni in nostro possesso sono ancora scarne, ma quello che ci sentiamo di dire al momento è che non si tratterà di una passeggiata di salute per il territorio e le comunità locali. L’Europa fissa obiettivi sempre più ambiziosi in merito alla tutela ambientale, alla transizione energetica, alla decarbonizzazione e allo sviluppo sostenibile mentre qui in Italia esiste il concreto rischio di avere un polo siderurgico molto vicino a riserve naturali e aree protette. Restiamo basiti e chiediamo maggiori informazioni sul progetto e sull’impatto che avrà sull’ambiente e sul territorio friulano”.
Il focus sulla depurazione in Friuli Venezia Giulia.
Secondo gli ultimi aggiornamenti presenti sul sito del Commissario Unico Depurazione in Friuli-Venezia Giulia sono 4 gli agglomerati, su cui insistono quasi 32 mila abitanti equivalenti, in cui si stanno svolgendo lavori per uscire dalla procedura d’infrazione comunitaria sulla depurazione, per un importo complessivo di oltre 16 milioni di euro. Questi lavori porteranno a risolvere parte delle situazioni che avevano portato ad avere 8 agglomerati in Friuli-Venezia Giulia (dati aggiornati a maggio 2020), sotto procedura di infrazione comunitaria.
Giunta alle 37esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute delle acque marine e delle coste. La campagna pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la lotta alle illegalità e la salvaguardia della biodiversità. L’eolico off-shore è ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.