Un’opera omaggio a Giulio Regeni.
Sette anni senza Giulio Regeni, sette anni senza sapere la verità. Il giovane ricercatore friulano torturato e ucciso a Il Cairo non è stato dimenticato e molti, quella verità, la cercano ancora con determinazione, nonostante le difficoltà.
Proprio oggi, nel 2016, Giulio inviò il suo ultimo sms dall’Egitto, prima che il suo corpo venisse trovato, il 3 febbraio, abbandonato a bordo strada. E proprio stamattina, in quella che fu la scuola che frequentò, il Liceo Petrarca di Trieste, è apparsa un’opera omaggio in suo ricordo.
Si tratta di un cartonato a grandezza naturale che riporta le fattezza di Giulio, sorridente e appoggiato al corrimano dell’ingresso della scuola. L’autore è ignoto, ciò che si sa è che non è la prima volta che, quello che è stato soprannominato il “Banksy triestino”, ricorda il giovane: già in precedenza, infatti, aveva portato dei quadri di notte, sempre nella stessa scuola.
La famiglia di Giulio, intanto, stasera parteciperà alla fiaccolata silenziosa in piazza a Fiumicello. L’iniziativa, iniziata stamattina con i laboratori “Parole e Diritti” nelle scuole, prevede alle 18.15 la Camminata dei Diritti, insieme al Governo dei Giovani fino al Piazzale dei Tigli dove, alle 19.41, ci sarà anche il minuto di raccoglimento. Il programma si sposta poi in Sala Bison, con “Parole, immagini, musica per Giulio”, assieme a Paola e Claudio Regeni, Alessandra Ballerini e la partecipazione di: Massimo Carlotto, Ascanio Celestini, Alessandro De Marchi, Roberto Fico, Giuliano Foschini, Fabio Geda, Beppe Giulietti, Carlo Lucarelli, Matteo Macor, Marco Paolini, Pif, Massimiliano Riva, Davide Romagnoni, Lorenzo Terranera, Luigi Maria Vignali, con interventi musicali di Massimo De Mattia, flautista di fama nazionale e Alessio Velliscig, cantante dei Quintorigo, alla chitarra e voce.