Giorno del Ricordo, la cerimonia a Basovizza e il treno storico per non dimenticare

Il Treno del Ricordo

La celebrazione del Giorno del Ricordo a Basovizza.

L’Italia oggi ha celebrato il Giorno del Ricordo, per onorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, una tragedia storica ancora più sentita in Friuli Venezia Giulia. Nel suo intervento al Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il contesto storico in cui si consumarono queste tragedie, sottolineando come “nelle zone del confine orientale, dopo l’oppressione fascista, responsabile di una politica duramente segregazionista nei confronti delle popolazioni slave, e la barbara occupazione nazista, si instaurò la dittatura comunista di Tito, inaugurando una spietata stagione di violenza contro gli italiani residenti in quelle zone”.

Alla foiba di Basovizza, luogo simbolo della tragedia del confine orientale, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato come il cammino verso una pacificazione autentica debba poggiare su due pilastri fondamentali: la verità storica e la consapevolezza delle proprie radici. “Non esiste pacificazione senza verità. La verità non può nascondere vittime innocenti, persecuzioni di donne, uomini e bambini, omicidi di civili inermi a opera dei comunisti titini. Chi nega, chi riduce, vuole odiare e alimentare l’odio“, ha dichiarato Fedriga.

L’importanza della memoria è stata ribadita anche dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha paragonato le dittature che hanno insanguinato il Novecento, sottolineando che “la svastica e la falce e martello, i lager e i gulag, il braccio teso e il pugno chiuso, ci rammentano che gli opposti estremismi costituiscono il medesimo volto della stupidità e della brutalità“. Nordio ha poi affermato che “possiamo tendere al perdono, ma non all’oblio. La nostra coscienza cristiana ci invita a eliminare il rancore, ma la nostra coscienza civile ci impone di mantenere il ricordo”.

Un’iniziativa significativa per tenere viva questa memoria storica è il “Treno del Ricordo”, partito dalla Stazione Centrale di Trieste. Questo progetto, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani in collaborazione con Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, attraverserà l’Italia in sette tappe, ripercorrendo con una mostra itinerante il drammatico viaggio degli esuli istriani, fiumani e dalmati nel Dopoguerra. Nelle quattro carrozze del treno, i visitatori potranno approfondire la tragedia delle foibe e dell’esodo attraverso un percorso multimediale con immagini d’epoca, documenti storici e testimonianze.

“Questa iniziativa – ha commentato Fedriga -, rappresenta uno di quei passi fondamentali per raccontare i drammi di questa terra. Per troppi anni abbiamo vissuto l’oblio del ricordo e delle sofferenze, ed è con ancora più forza che oggi dobbiamo raccontare ai cittadini cosa è stata la persecuzione di cittadini italiani innocenti, costretti all’esilio o, in troppi casi, condannati alla morte”.