L’ipotesi della zona gialla per il Friuli Venezia Giulia.
Nessuna zona gialla, almeno per la prossima settimana, ma tenendo alto il livello d’attenzione sui contagi. Non cambierà colore il Friuli Venezia Giulia da lunedì, come ipotizzato negli ultimi giorni. “Al momento la situazione è sotto controllo — conferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora —. Non ci dovrebbero esser cambiamenti per le regioni”. E parlando di quelle più a rischio, e cioè Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche ha risposto: “Vanno un po’ attenzionate”.
Le preoccupazioni dei ristoratori.
Un sospiro di sollievo che da Udine arriva a Trieste, passando per Gorizia e Pordenone, dove già si temevano gli effetti delle prime restrizioni, anticamera di una zona arancione a ridosso di Natale. Un timore che era stato condiviso dai ristoratori che per bocca di Andrea Ivan Uanetto, patron del noto ristorante Da Nando a Mortegliano, avevano argomentato: “Se vogliono farci chiudere tutti, che ce lo dicano“.
Il programma delle feste.
La situazione d’incertezza sta pesando sulla programmazione degli eventi per le festività. “Da Telethon in avanti, valuteremo le indicazioni del Comitato di ordine pubblico”, aveva precisato l’assessore ai Grandi Eventi di Udine, Maurizio Franz. Con una sicurezza: a Trieste, come a Udine, non ci sarà alcun Capodanno in piazza.
Lockdown per non vaccinati.
Intanto, prosegue il pressing da parte dei governatori sul governo perchè le misure più strette vengano previste solo per chi non si è vaccinato. All’appello categorico del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga (“Non è giusto che paghino tutti i cittadini“, ha commentato), si sono aggiunti quelli del governatore del Veneto Luca Zaia e del vicepresidente della conferenza delle Regioni Giovanni Toti. Il modello a cui ci si vorrebbe ispirare è quello dell’Austria, dove a chi ha il green pass viene data la possibilità di continuare ad avere una vita, per così dire, normale anche in caso di cambio colore, dall’andare a lavoro all’accesso ai bar e ristoranti.