Lo spreco d’acqua in Fvg
La siccità è stata uno dei temi caldi di questa estate, ma al problema del cambiamento climatico se ne aggiunge un altro da affrontare: il sistema idrico del Fvg quanta acqua spreca?
Nei mesi più caldi, l’abbassamento delle falde dovuto alla carenza di piogge ha costretto a ridurre l’uso di acqua, soprattutto per bagnare prati e giardini mentre molte fontane pubbliche hanno smesso di correre. Se si vuole preservare questa risorsa preziosa, però, bisogna considerare, e ridurre, anche la dispersione della rete idrica, ossia quanta acqua viene “persa” nel suo percorso fino ai rubinetti a causa di tratti rovinate o punti difettosi nelle tubature.
Stando ai dati di Legambiente, in Fvg si perde più di un litro su quattro: facendo la media tra i vari capoluoghi di provincia, la cifra si attesta sul 26,5 per cento, con notevoli differenze, però, tra una città e l’altra.
Pordenone, ad esempio, è la più virtuosa in Fvg e seconda in Italia, con una dispersione del 10,20 per cento, addirittura in diminuzione rispetto al 2018 (quando era sopra il 12 per cento). A Udine, invece, l’acqua immessa in rete che non arriva al consumatore finale (sia domestico, industriale o agricolo) è pari al 23,30 per cento (in peggioramento rispetto al 2018 quando era attorno al 19,10 per cento) mentre nel territorio servito dal Cafc (oltre 120 Comuni nell’ex provincia udinese) si arriva anche al 33 per cento. Fanno peggio Gorizia, dove la perdita è di oltre un litro su tre (34,5 per cento), e soprattutto Trieste dove si sfiora il 40 per cento (38,2 per cento).
D’altronde, i gestori idrici sono al lavoro proprio su quel fronte e, tra i progetti previsti per ridurre le perdite, c’è quello della digitalizzazione delle reti idriche, che consentirebbe di prevedere, grazie alla tecnologia, quali siano i punti e i momenti critici, intervenendo in anticipo.