Il Fvg rimane zona gialla.
Il Friuli Venezia Giulia è “salvo”. Questo il verdetto emesso oggi dalla cabina di regia formata da Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Comitato tecnico scientifico, la task force che si occupa del monitoraggio dell’andamento dell’epidemia di Covid in Italia.
Il Fvg resta in “fascia gialla”. A scivolare in quella arancione, che contempla restrizioni più severe, sono invece altre cinque regioni. Fra loro non ci sarà il Veneto: i residenti nel nostro territorio potranno continuare ad andare dai “vicini” e viceversa. A essere diventate arancioni sono Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata. Da mercoledì, per tutte queste regioni scatterà il divieto lasciare il proprio comune e la chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7. Lo sancirà un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
L’ultimo indice di contagio Rt elaborato per il Fvg è di 1.43, al di sotto della “soglia critica” di 1.5 che era stata raggiunta alcuni giorni prima. Ciò significa che per 100 persone positive al coronavirus in regione se ne infettano 143. Questo, assieme ad altri 20 parametri dei quali la cabina di regia sul Covid tiene conto, fa sì che il Friuli Venezia Giulia rimanga in zona gialla.
Resta alta la guardia, invece, la situazione nei Paesi confinanti al Fvg. In Slovenia oggi ci sono stati 464 casi, ma l’indice di contagio è sceso sotto l’1. Tutto “merito” del lockdown, sostiene qualcuno. In Austria il quadro è più complesso, visti i 5.933 contagi quotidiani registrati ieri. Anche qui, sono arrivate le chiusure e il coprifuoco decisi dal governo per uscire dall’emergenza.