Lavoro in Fvg, le difficoltà nel reperire la manodopera.
Il mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia si trova a fronteggiare un paradosso significativo: da un lato, una frenata delle nuove assunzioni rispetto al 2024, dall’altro, la crescente difficoltà nel reperire manodopera qualificata. Questa situazione, analizzata dal Centro Studi della Cgia di Mestre, riflette una tendenza nazionale, ma si manifesta con particolare intensità nel Nordest, dove il Friuli Venezia Giulia registra un calo del 4,2% nelle entrate previste per il primo trimestre del 2025 e un tasso di difficoltà di reperimento del personale che tocca il 55,1%, uno dei più alti d’Italia.
Un mercato in stallo e le sfide della demografia
Nonostante la domanda di forza lavoro resti alta, con un fabbisogno di oltre 27.000 nuovi ingressi nel primo trimestre del 2025 (-4,2% rispetto allo stesso periodo del 2024), molte posizioni rimangono vacanti a causa della carenza di candidati qualificati. Questo fenomeno è aggravato dal calo demografico: la popolazione giovanile attiva continua a diminuire, mentre l’età media dei lavoratori cresce, rendendo ancora più complesso il turnover generazionale.
Udine e Pordenone sono le province più colpite dal calo delle entrate previste, rispettivamente con una contrazione del 4,5% e del 4,3%. Anche Gorizia (-3,3%) e Trieste (-4%) risentono del rallentamento, contribuendo a delineare un quadro complessivo di difficoltà per il Friuli Venezia Giulia
Imprese in difficoltà nel trovare figure specializzate
La crisi di reperimento riguarda soprattutto dirigenti e operai specializzati, categorie per le quali le imprese faticano a trovare candidati nel 68% e 67% dei casi, rispettivamente. L’impatto è rilevante in settori strategici come la meccanica, la manifattura e i servizi tecnici, dove l’offerta di lavoro supera di gran lunga la disponibilità di personale adeguato.