Il Fvg commenta i recenti fatti negli Usa.
Il Fvg si mostra attento e interessato a quanto accade oltreoceano. Agli Stati Uniti, in particolare, dove si è appena consumato il formale passaggio di consegne tra il presidente uscente, Donald Trump, e il suo successore Joe Biden.
“Auguriamo al presidente Joe Biden di essere un leader che saprà riallacciare un dialogo storico con l’Europa, le sue identità e le sue Regioni, nell’interesse comune dei nostri popoli, a beneficio della prosperità e della stabilità globale. Il suo discorso d’insediamento va in questa direzione di apertura”. È il pensiero espresso dalla deputata Debora Serracchiani e dalla senatrice Tatjana Rojc in occasione della cerimonia di giuramento del 46esimo presidente degli Stati Uniti. “I legami fra il Friuli Venezia Giulia e gli Stati Uniti sono sempre stati forti e radicati – aggiungono le parlamentari – in una comune aspirazione alla pace, alla libertà e alla pratica della democrazia: oggi questo rapporto ha l’occasione per diventare più inteso e proficuo. Nel nostro ruolo ci impegneremo anche noi”.
E poi, in Fvg c’è chi condanna gli insulti rivolti alla moglie dell’ex numero uno della Casa Bianca. “Chi si permette di apostrofare come escort l’uscente first lady degli Stati Uniti, Melania Trump, e poi pretendere di impartire lezioni su moralità ed etica, farebbe bene a vergognarsi e chiedere scusa”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Danilo Slokar, sbalordito che “il servizio pubblico televisivo italiano condanni in modo discrezionale affermazioni come quelle espresse su Rai 3 dallo scrittore friulano Mauro Corona, ma permetta a certi giornalisti del ‘politicamente corretto’ di apostrofare in diretta televisiva Melania Trump come escort”.
“Non ho ascoltato una parola di indignazione da parte dei democratici difensori delle donne – sottolinea Slokar – che non hanno mai smesso di puntare il dito contro un presunto sessismo dell’ex presidente Donald Trump. Oggi che ad essere insultata è una donna non collocabile politicamente a sinistra molti tacciono, esprimendo con il loro silenzio una chiara frustrazione e magari una certa invidia”.