Il 20 maggio la Giornata regionale degli alpini.
La decisione finale spetterà ovviamente all’Aula ma, nel frattempo, la V Commissione ha dato il via libera alla data del 20 maggio per celebrare ogni anno la Giornata regionale degli alpini.
Presieduta da Diego Bernardis (Lega), la Commissione ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza (astenuti i rappresentanti dell’Opposizione) sulla proposta di legge 137 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini“, dando seguito in questo modo a un esame già iniziato il 17 febbraio scorso. L’istanza era stata inizialmente inoltrata da Elia Miani (Lega), insieme al collega Antonio Calligaris e ad altri 11 rappresentanti del Carroccio, ai quali avevano fatto progressivamente seguito i consiglieri del Progetto Fvg/Ar, FI, FdI e M5S. Relatori in Aula saranno lo stesso Miani per la Maggioranza, Francesco Russo (Pd), Furio Honsell (Open Fvg) e Mauro Capozzella (M5S) per la Minoranza.
Alla fine, dunque, il 20 maggio (giorno della prima riunione operativa dell’Associazione nazionale alpini per la gestione degli 11 cantieri di lavoro e degli interventi in aiuto della popolazione friulana colpita dal terremoto del 1976) ha prevalso sulle alternative precedentemente prese in considerazione (il 6 maggio, giorno stesso del sisma, oppure la data in cui i cantieri presero il via circa una settimana più tardi) in virtù di una serie di considerazioni illustrate dal primo firmatario Miani, non ultime le indicazioni scaturite dai confronti anche in sede di audizione con i rappresentanti delle 8 sezioni regionali dell’Ana e dell’Associazione nazionale del fante di Cividale.
Approvati sei dei sette emendamenti presentati dai proponenti (3 modificativi, altrettanti sostitutivi e uno soppressivo con un ritiro durante i lavori) per un articolato che si caratterizza ora per 9 articoli. Tra le modifiche più significative apportate, oltre all’inserimento tra le finalità della valorizzazione del ruolo dell’Ana in tema di conservazione e valorizzazione dei rifugi e del territorio montano, quelle legate alle azioni di promozione e interventi di sostegno: dalla divulgazione della cultura della solidarietà per le nuove generazioni (possibilità di stipulare una serie di convenzioni, fermo restando l’autonomia delle istituzioni scolastiche), fino al finanziamento regionale dei viaggi di istruzione con la facoltà, riservata alla Presidenza del Consiglio, di istituire una o più borse di studio.
Se la collocazione temporale del 20 maggio è sembrata trasversalmente accettata (anche per non incidere sulle cerimonie tradizionalmente organizzate per il 6), in sede di discussione sono emersi alcuni pareri discordanti su altri passaggi che richiederanno una serie di ulteriori consultazioni prima dell’appuntamento finale con l’emiciclo di piazza Oberdan. Il dem Franco Iacop, insieme al collega Russo, dopo aver anticipato l’astensione in sede di Commissione ed evidenziato che “la norma non prevede stanziamenti aggiuntivi, ma uno storno dai fondi riservati alla Protezione civile”, ha auspicato una modifica al titolo della pdl 137 “per evidenziare che il riconoscimento è rivolto agli alpini rappresentati dall’Ana, associazione che incarna solidarietà e impegno”.
Un tema, questo, caro anche al pentastellato Capozzella che, pur apprezzando i contenuti, ha rilevato che “il ddl approvato all’unanimità dal Senato il 5 aprile scorso ci ha battuti sul tempo e, anche se fissa al 26 gennaio la Giornata nazionale, potrebbe creare ridondanza e imbarazzo. Quindi, la norma andrebbe rivista e corretta nei confronti dell’Ana territoriale, sgombrando dal tavolo qualsiasi incomprensione”.
E se Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha suggerito di inserire un richiamo esplicito anche alla II Guerra Mondiale, Honsell (dopo aver a sua volta anticipato l’astensione) ha chiesto “una prudente riflessione davanti ad aggressioni imperialiste come quella che ha colpito l’Ucraina. Qui non viene però citata la lotta di liberazione, quando gli alpini reduci dalla Russia si unirono ai partigiani: provvederò io stesso con un emendamento”.
Predisposizione all’apertura, quale risposta, è stata comunque manifestata dai proponenti. A partire da Calligaris che ha invitato a “un ragionamento franco, serio e leale in attesa dell’Aula. La II GM – ha aggiunto – non è stata inserita, perché anche per le sezioni Ana costituiva un punto delicato. Potremmo farlo, ma solo in maniera laica e senza strumentalizzazioni, riconoscendo l’impegno, l’eroismo e la capacità degli alpini di fare sempre il proprio dovere”.
Elia Miani, infine, ha ricordato come “la nostra istanza era nata l’anno scorso per commemorare i 45 anni dal terremoto. L’Ana – ha inoltre puntualizzato – è slegata dal corpo militare degli alpini e rappresenta il loro impegno civile non solo in occasione del sisma, ma anche di alluvioni e altre mille situazioni emergenziali. Purtroppo, però, il Senato ci ha copiato una legge che, ora più che mai, dovrà valorizzare soprattutto l’Ana Fvg“.