Ogni lingua ha le sue caratteristiche che la rendono unica: questo non vale solo per la grammatica, ma anche per la pronuncia. Lo sanno bene gli stranieri che intendono imparare l’italiano e che, inevitabilmente, si imbattono in parole che, se all’apparenza possono sembrare facili, per un parlante meno allenato possono nascondere delle insidie.
Tra le parole “insospettabili” ci sono anche molti toponimi, con i loro suoni complessi e i loro accenti dubbi e che gli stranieri hanno interesse a enunciare in modo corretto sia per motivi legati al lavoro che per turismo. Comparando i volumi di ascolto delle pronunce online, Preply, la piattaforma globale di apprendimento delle lingue, ha realizzato uno studio sulle province e le regioni italiane più difficili da pronunciare e che possono richiedere più di un ascolto prima di essere assimilate e ripetute correttamente.
Le regioni più difficili da pronunciare
Le pronunce delle regioni italiane possono mettere in difficoltà. In particolare, rivelano i dati analizzati da Preply, al primo posto compare, con 54.000 ascolti, il Friuli Venezia Giulia: il motivo potrebbe essere legato al fatto che il nome è composto da ben tre parole, incluso il toponimo Venezia che compare nella top 10 delle città più difficili da pronunciare.
A seguire la Puglia (48.000 ascolti), la cui pronuncia, per via del trigramma <gli> (/ʎ/), può mettere in difficoltà gli stessi italiani, che in alcuni casi tendono a sostituirlo nel parlato con /l/ o /j/.
La Sicilia invece è al terzo posto, con 30.000 ascolti: l’isola è da sempre sotto i riflettori internazionali, avendo fatto da sfondo a film e serie tv, inclusa la seconda stagione della pluripremiata “The White Lotus” che vede i protagonisti muoversi tra le bellezze architettoniche e paesaggistiche di Noto, Cefalù, Palermo e Taormina.
Le classifica delle città più difficili da pronunciare
Al vertice della classifica delle città più difficili da pronunciare, con 285.000 ascolti, c’è Firenze. In particolare, può creare problemi ai parlanti cinesi, che in numerosi casi traducono i termini su base fonetica per adattarli alla loro lingua e che soprattutto per i nomi delle città prendono come riferimento iniziale per la traslitterazione la traduzione inglese (Florence).
Segue Roma, con 157.000 ascolti di pronuncia: non c’è da stupirsi, considerando inoltre che è la città che si posiziona al primo posto per creazione di ricchezza turistica in Italia. Nonostante sia una parola breve e con pochi suoni potrebbe risultare complicata per alcuni parlanti stranieri tra cui i norvegesi, che hanno la tendenza a pronunciare la /o/ in modo simile alla /u/ italiana.
Al terzo gradino del podio sale Bologna, con 127.000 ascolti: in questo caso a mettere in difficoltà potrebbe essere la presenza del digramma <gn> che può risultare particolarmente complesso per gli anglofoni, per la loro tendenza a pronunciare le due lettere separatamente oppure ad aggiungere una /i/.
Fuori dal podio compaiono Cagliari (104.000 ascolti) che con <gl> mette in difficoltà anche i madrelingua italiani, e Como (81.000 ascolti), nota per il suo Lago, amatissimo dalle star di Hollywood come George Clooney: in questo caso le problematiche potrebbe essere legate ai dubbi sull’apertura o chiusura della prima vocale e al rischio di accentare l’ultima vocale, creando confusione con il mobile, il comò.
La Lombardia popola la top 10 anche grazie alla presenza di Brescia (al 6° posto con 58.000 ascolti) e Milano (8° posto con 54.000 ascolti), mentre Venezia si piazza al 7° posto con 55.000 ascolti. A chiudere la top ten sono Modena (43.000 ascolti) e Perugia (35.000 ascolti).
Allargando lo sguardo alle prime trenta posizioni della classifica stilata da Preply, si nota la presenza di ben sei province toscane: oltre a Firenze ci sono infatti anche Pisa che si posiziona al 13° posto (26.000 ascolti), Prato al 15° (22.000), Siena e Lucca a pari merito al 20° posto in classifica con 15.000 ascolti, Arezzo al 29° (8.400).