Quanto pesa la spesa al supermercato sui redditi dei friulani.
Il Friuli Venezia Giulia si distingue come una delle regioni più convenienti d’Italia per la spesa alimentare, secondo un’indagine condotta da Altroconsumo: lo studio ha esaminato la spesa media delle famiglie italiane al supermercato, utilizzando dati Istat del 2023 e prezzi rilevati in numerosi punti vendita su tutto il territorio nazionale.
In questa classifica, il Trentino-Alto Adige è risultato la regione più economica, ma il Friuli Venezia Giulia si posiziona subito dopo, affermandosi come una delle aree dove i consumatori riescono a spendere meno per riempire il carrello. Seguono Veneto, Lombardia, Calabria e Toscana.
L’indagine ha anche rivelato un’importante disparità tra le regioni italiane. Le famiglie della Valle d’Aosta, la regione più cara, spendono fino al 16% in più rispetto a quelle del Trentino-Alto Adige. Anche Lazio, Umbria, Marche ed Emilia-Romagna rientrano tra le regioni più costose, con una spesa maggiore che varia dall’8% al 10% rispetto alla regione più economica. Per fare un confronto, in Fvg la spesa media annua per famiglia si attesta tra i 6.600 e i 6.900 euro; in Valle d’Aosta tra i 7.100 e i 7.700.
Uno degli aspetti più rilevanti evidenziati dallo studio riguarda l’incidenza della spesa alimentare sul reddito familiare. In Friuli Venezia Giulia, come nelle altre regioni con un reddito familiare annuo medio-alto (tra i 50.000 e i 58.000 euro), la spesa per i generi alimentari rappresenta dal 12% al 14% del reddito complessivo. Questo dato si confronta con le regioni del Sud Italia, come Calabria, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia, dove la spesa incide dal 16% al 17% sul reddito familiare, che risulta significativamente più basso, oscillando tra i 40.000 e i 43.000 euro annui.
Questo quadro evidenzia una situazione paradossale: nelle regioni meno abbienti, nonostante redditi più bassi, i prezzi dei beni alimentari si avvicinano, se non superano, quelli delle regioni più ricche. Di conseguenza, le famiglie del Sud finiscono per destinare una quota maggiore del proprio bilancio alla spesa alimentare rispetto a quelle del Nord.
Per il Friuli Venezia Giulia, questi risultati rappresentano un riconoscimento della relativa accessibilità economica della regione, anche se rimane fondamentale monitorare l’evoluzione dei prezzi per garantire che la spesa alimentare continui a essere sostenibile per tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito.