La pioggia aiuta contro gli incendi in Friuli.
La si aspettava da tempo. Un desiderio che si è trasformato in speranza quando è stata annunciata, ma alla fine la pioggia è arrivata sulle montagne del Friuli e del Carso. Mai pioggia fu più attesa da queste parti, visto gli incendi che martoriavano i territori del Friuli Venezia Giulia da ormai 10 giorni. Le gocce sono arrivate tra venerdì 29 e sabato 30 luglio.
Nelle zone di montagna è arrivata più intensa, mentre in collina e zone pianeggianti più leggera, ma è arrivata. Una manna per gli operatori che stanno combattendo con le fiamme da metà luglio nelle province di Udine, Gorizia, Trieste e Pordenone. Infatti la situazione dei roghi è sostanzialmente migliorata, senza però che si abbassi la guardia visto il progressivo rialzo di temperature di sabato 30 luglio, condizione favorevole per l’innesco di nuovi roghi.
La situazione sul Gran Monte.
Momentaneamente tutti gli elicotteri e i canadair delle zone interessate, finora coinvolti nella lotta ai roghi, sono rimasti a terra. Attendono nuove valutazioni e ordini su eventuali nuovi incendi. E’ ufficialmente spento l’incendio sul Gran Monte. Le piogge scese nella notte hanno aiutato a fermare le fiamme, anche se il ringraziamento più grande della comunità va a tutti gli operatori che hanno rischiato la vita, per arrivare a questo risultato. Chi era già impiegato nello spegnere le fiamme continua comunque a rimanere nella zona, per monitorare e scongiurare nuovi eventuali focolai.
La situazione nel goriziano.
Rientrano tutti i 400 residenti evacuati giovedì 28 luglio negli abitati di Devetachi, Visentini, Marcottini e San Michele. Segnale che la situazione sta migliorando anche sul Carso goriziano. Una decisione presa la mattina di sabato 30 luglio, dopo che le forze operative contro gli incendi hanno valutato positiva la situazione. Anche gli abitanti di Gabria Devetachi e Marcottini hanno goduto della pioggia, anche se leggera, fino a venerdì 29 però le operazioni per il contenimento dell’incendio sono state corpose. Per questo gli stessi abitanti continuano ad essere monitorati. Nella zona le forze in campo nella lotta contro gli incendi sono 80 vigili del fuoco e una ventina di mezzi del corpo dei pompieri. Vigili del fuoco italiani, accompagnati da quelli sloveni, cinquanta in tutto.
La situazione a Resia.
Le buone notizie arrivano anche da Resia. La zona era stata isolata proprio dagli incendi, viabilità ripristinata grazie a strade alternative utilizzando il letto del fiume. Adesso i km completati per collegare Resia sono 7. Tuttavia non si tratta di una strada qualsiasi ma d’emergenza, quindi nel percorrerla vanno usate alcune accortezze. L’accesso è a Povici, bisogna seguire le indicazioni delle deviazioni per Resia, fino al guado che porta a Rio Nero. Essendo una pista è sterrata è fondamentale essere molto prudenti nella guida e non andare veloce. Sempre qui, a Resia, continuano gli interventi di bonifica del terreno, oggetto di gravi incendi, ridurre i rischi di una nuova ripartenza dell’incendio che negli ultimi giorni ha messo a dura prova il territorio. Sul posto restano impegnati i forestali delle stazioni di Resia, Moggio, Pontebba e Tolmezzo e ai volontari della Protezione civile.