I progetti Pnrr già avviati in Friuli.
Il Friuli è una delle regioni del Nordest più “veloci” nell’avviare i progetti legati al Pnrr: è seconda, infatti, dopo l’Emilia Romagna e sopra la media nazionale. Nella nostra regione, sono state avviate le procedure di 637 opere che rappresentano il 28,7% del valore complessivo di tutte le iniziative da realizzare in Fvg grazie al Piano di ripresa.
“E la posizione – ha spiegato l’assessore alle finanze Barbara Zilli durante la cabina di regia del Pnrr -, è confermata anche per quanto concerne il valore delle aggiudicazioni che ammonta a 366 milioni di euro, pari al 16,5% del totale. Tutto questo dimostra come, grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Cabina di regia, da Anci e da tutti i soggetti convolti, abbiamo registrato buone performance nell’attivazione delle procedure di gara”.
La distribuzione delle risorse.
Per quanto riguarda le risorse destinate ai territori provinciali, su un totale di 1839 milioni, il principale beneficiario è l’udinese con un ammontare di risorse di circa 761 milioni di euro, che corrispondono al 41,4% del totale. A seguire la provincia di Trieste con poco meno di 470 milioni, Pordenone con quasi 403 milioni e Gorizia con poco più di 205 milioni di finanziamento.
La questione cambia se si considera l’ammontare delle risorse assegnate in rapporto alla popolazione: in questo caso, la provincia con la maggiore intensità potenziale di investimento pro capite è quella di Trieste, per la quale si prevedono risorse pari ad oltre 2 mila euro. Seguono, quasi appaiate, Gorizia (1.493 euro pro capite) e Udine (1.473 euro pro capite) e quindi la provincia di Pordenone (1.302 euro).
“Prendendo in esame i valori pro capite possiamo osservare che i maggiori beneficiari, accanto ai comuni maggiori, risultano essere le municipalità più piccole – ha sottolineato Zilli -. Se ai grandi centri urbani del Friuli Venezia Giulia sono riservati 2.134 euro a persona, in quelli di piccola o piccolissima dimensione la cifra scende di poco a 2.084 euro pro capite. Mentre i comuni con i valori pro capite più bassi sono quelli con una popolazione compresa tra mille e 10mila abitanti”.
“Nel caso dei piccoli comuni della nostra regione l’elevato ammontare di risorse pro capite assegnato è dovuto a varie motivazioni tra le quali – ha spiegato Zilli – la presenza di linee di investimento, che potremmo definire ‘quasi dedicate’, come quella per la riqualificazione dei piccoli borghi, oppure quelle riservate alle scuole”.
Dai dati elaborati a livello comunale emerge, per esempio, il caso di Sauris che, con oltre 15 mila euro pro capite assegnati, si distingue nettamente grazie ai tredici progetti finanziati dal Pnrr. “Le ricadute positive si spiegano anche con l’importante supporto informativo/consultivo e con l’accompagnamento messo in campo dalla Regione, i cui maggiori beneficiari sono proprio gli enti più piccoli”.
“Non vanno poi dimenticate le ingenti risorse anticipate dalla Regione ai Comuni per le progettazioni legate il Pnrr. Ai 6 milioni di euro già previsti – ha detto l’esponente della Giunta
Fedriga -, nell’ultima Stabilità abbiamo aggiunto altri 8 milioni, portando la cifra complessiva a ben 14 milioni per queste finalità”.
Durante la seduta della Cabina di regia è stato inoltre anticipato che a breve sarà messa a disposizione on-line una collezione di quaderni contenenti i report delle diverse attività
realizzate in Friuli Venezia Giulia.