La quarta dose in Friuli- Venezia Giulia
“Sulla quarta dose l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si dovrebbe riunire il 12 aprile per fornirci le indicazioni che poi dovremo accogliere. A oggi è ragionevole pensare che si proceda con la quarta dose per i più anziani, gli over-80. Questo, a oggi, è l’intendimento della comunità scientifica”. Lo ha detto Adrea Costa, sottosegretario alla Salute.
In attesa di indicazioni precise è bene buttare un occhio ai dati che già conosciamo. Dal Report Altems, per esempio emerge che a completare il ciclo vaccinale in Italia è stato il 77,8% della popolazione. E il Friuli-Venezia Giulia è ad oggi la regione con la percentuale minore di vaccinati nella fascia dei 50-79 anni, con l’85,4%, mentre la media nazionale è di 4 punti percentuale di vaccinati in più (89.4%).
Chi deve fare la quarta dose?
Ma, alla fine, questa quarta dose chi dovrà farla? In Italia è consigliata “per le persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, per gli ospiti delle Rsa e per coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un’età compresa tra i 60 e i 79 anni“.
Inoltre “si raccomanda la somministrazione di una seconda dose di richiamo (secondo booster) con vaccino anti-Covid a mRna nei dosaggi autorizzati per la dose booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo”, precisa una nota del ministero della Salute, di Aifa e Iss.
Mi chi sono le categorie a rischio? Chi ha una fragilità legata a malattie respiratorie, malattie cardiocircolatorie, malattie neurologiche, diabete e patologie epatiche, malattie cerebrovascolari e emoglobinopatie, ovvero patologie legate al sangue.
Chi non la deve fare, invece, sono coloro che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2 successivamente alla prima dose di richiamo“. L’obiettivo è quello di dare la priorità a chi ha una marcata compromissione della risposta immunitaria.
Le decisioni sulla quarta dose è legata anche all‘allentamento delle regole anti-Covid. Dal primo maggio “cambieranno: ci sarà un ulteriore allentamento per il green pass che, sostanzialmente, non verrà più richiesto” ha aggiunto Andrea Costa. La paura, come sempre da due anni a questa parte, è che ad essere compromessi siano i mesi successivi, con uno sguardo particolare a quello che accadrà in autunno e la prossima stagione invernale.