Prolungata fino a lunedì l’allerta meteo rossa in Fvg.
L’attesa ondata di maltempo è arrivata in Friuli Venezia Giulia. Le precipitazioni, cominciate nel tardo pomeriggio di ieri, si sono concentrate in particolare sulla zona montana. Inizialmente nevose a fondovalle, si sono poi trasformate in pioggia prima di mezzanotte sulle Prealpi, intorno alle 2 a Forni di Sopra e alle 6 a Tarvisio, mentre a Sappada persiste pioggia mista a neve. Fino al primo pomeriggio di oggi sono caduti 250 millimetri di pioggia a Chievolis, 200 a Tolmezzo, 140 a Musi e circa 60 sulle pedemontane. Piogge trascurabili su pianura e costa. Il vento ha raggiunto i 120 km/h sul Matajur, 127 sul Rest e 150 nella repubblica di Slovenia sulla Kredarica; lo Scirocco sulla costa ha soffiato a 65 km/h.
La previsione per le prossime 12-18 ore è di un’insistenza delle correnti sciroccali che determineranno ulteriori 200-250 millimetri di pioggia sulle Prealpi Carniche, 200 in Carnia, valori solo leggermente inferiori sulle Giulie. La quota neve rimarrà alta, oltre i 1.800-2.000 metri sulle Prealpi, 1.500-1.700 sulle Alpi, a quote temporaneamente inferiori in alta Carnia. Piogge intense interesseranno anche le pedemontane, mentre bassa pianura e costa riceveranno piogge sporadiche e moderate.
Si segnalano alberi abbattuti a Bordano, Castelnovo del Friuli, Majano, Tramonti di Sotto, Andreis. Sono chiusi i guadi di Rauscedo e di Murlis sul Meduna, così come quello sul Lumiei a Socchieve. Segnalata la presenza di neve su Strada regionale 355 dal km 14+000 al km39+800 (0-40 centimetri) e su SR 465 dal km 10+596 al km 49+800 (0-50).
È atteso un incremento dei livelli dei principali fiumi che, attualmente, sono sotto i livelli di guardia ad eccezione del Tagliamento che ha raggiunto il livello di 1,90 alle ore 11:30. Il picco di piena a Latisana è previsto nella tarda serata di domani e si dovrebbe mantenere sotto il livello di secondo presidio. È stata convocata l’unità di comando controllo dell’invaso di Ravedis al fine di gestire l’onda di piena attesa nel sistema Cellina Meduna e che transiterà a Ponte Meduna nella giornata di domani. I livelli previsti supereranno il livello di secondo presidio e determineranno un conseguente innalzamento del Noncello che vedrà il suo acme nella giornata del 7 dicembre. Il fiume Isonzo sarà interessato da un picco di piena in virtù della perturbazione di domani che interesserà maggiormente le zone orientali. Il livello potrebbe superare a Gradisca il secondo presidio nel pomeriggio del 6 dicembre.
La zona costiera è stata interessata da un episodio di acqua alta che ha raggiunto il picco di 1.25 metri a Grado alle 1.30. Il fenomeno ha interessato anche la costa triestina e in particolare l’abitato di Muggia. Per la giornata di domani sono previsti 2 picchi di marea, alle 1.40 e alle 13.40.
Per fronteggiare l’emergenza, da inizio maltempo hanno operato poco meno di 200 volontari di Protezione civile di 43 comuni per interventi e monitoraggio territorio. Sono 50, invece, le chiamate per interventi tecnici urgenti pervenute al Nue 112.
Intanto, la Protezione civile ha deciso di prolungare l’allerta meteo rossa per Alto Friuli e Destra Tagliamento fino a lunedì 7 dicembre alle 12.