Il flop del bonus vacanze in Friuli Venezia Giulia.
Il bonus vacanze chiude in negativo. Forse, per il Fvg si è puntato di più al voucher “TUReSTA in Fvg”, promosso dall’amministrazione regionale. Sta di fatto che tra luglio e agosto, il bonus del governo a sostegno del settore turistico è stato sfruttato da circa 300mila famiglie, ovvero la metà di quelle che lo avevano prenotato.
Quasi profetica suona l’affermazione di inizio luglio di Enrico Guerin, presidente mandamentale di Confcommercio Lignano e titolare di tre hotel, che aveva sostenuto come nella nostra regione il Bonus vacanze sarebbe stato sfruttato di meno: “Più di qualcuno usa il Bonus vacanze, ma mi pare che l’iniziativa abbia meno “sprint” dello scorso anno, almeno finora”.
Impressioni confermate da Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg: “Il bonus vacanze ha funzionato molto meno rispetto a quanto previsto, ci sono molto voucher ancora da “consumare”. Molti non lo hanno usato, nonostante la scadenza del prossimo 31 dicembre, nonostante lo avessero scannerizzato”. Diverso il discorso per “TuResta”: “Gli alberghi che hanno aderito hanno ottenuto un buon riscontro. L’idea è buona e apprezzabile – conclude Schneider -, peccato che la procedura di utilizzo sia difficoltosa e molto meno intuitiva di quella del bonus nazionale. Occorre una semplificazione“.
A livello nazionale, il Bonus vacanze avrebbe dovuto garantire agli operatori del settore un totale di 829.432.050 di euro, ma fino adesso le strutture hanno registrato circa 470 milioni di euro, che sono quasi il 60% dei fondi messi a disposizione. Restano quindi intatti 350 milioni di euro, che non rischiano di essere perduti. Infatti, l’idea è quella che, se non verranno sfruttati, il tesoretto verrà riutilizzato in seguito per altre manovre di sostegno dirette sempre al comparto del turismo. Ma cosa è successo?
Nel 2020 a richiedere il bonus sono state 1.885.802 famiglie. Solo il 57% degli aventi diritto, ossia 1.091.122 richiedenti, lo ha poi utilizzato. Da gennaio, inoltre, è terminata la possibilità di fare domanda per l’incentivo e di recente è stata prorogata la possibilità di usarlo fino al 31 dicembre. Un leggero aumento è stato notato ad agosto con l’entrata in vigore del Green Pass, ma questo non è stato sufficiente per recuperare i mesi precedenti.
Poca convinzione.
Già dal principio, però, non aveva dato molti segni di approvazione da parte degli operatori del settore: si è trattato di un bonus a sostegno del reddito delle famiglie e non al turismo vero e proprio. Inoltre, sottolineano due problemi principali. Il primo l’aver istituto un limite Isee, fissato a 50 mila euro; il secondo è la modalità di erogazione che prevede il 20% dell’importo riscattato come credito di imposta.