La discussione sulla messa in sicurezza del Tagliamento.
“Condividiamo la proposta di far rientrare il fiume Tagliamento tra i siti Unesco e di promuovere una maggiore salvaguardia, tutela e promozione, anche con finalità turistiche, dell’ambiente naturale di questo bellissimo
corso d’acqua, unico in Europa ad aver mantenuto la sua naturalità. Questo riconoscimento, tuttavia, non può trasformare il fiume in qualcosa di intoccabile e la preservazione del paesaggio deve contemperarsi con le legittime aspettative di sicurezza delle popolazioni che vivono nei territori rivieraschi. Flora e fauna sono importanti, ma lo è anche l’incolumità delle persone”.
Lo afferma in una nota il Gruppo di Progetto Fvg per una Regione speciale/Ar, riferendosi anche all’emendamento “proposto durante i lavori d’aula che hanno visto il voto contrario della maggioranza alla mozione per la candidatura a patrimonio Unesco del Tagliamento”.
“La modifica alla mozione chiesta dalla maggioranza, se fosse stata accolta, avrebbe portato all’approvazione unanime del documento. Si sarebbe così espressa formalmente la volontà di porre sullo stesso piano la tutela della naturalità dello splendido corso d’acqua con la possibilità di garantire la manutenzione e la sicurezza idraulica, a tutela di quanti abitano lungo quel fiume e chiedono la salvaguardia dei propri beni e delle proprie vite”.
Sulla questione Tagliamento i consiglieri regionali Mauro Di Bert, Edy Morandini, Emanuele Zanon e Giuseppe Sibau hanno preso una posizione ferma a favore di soluzioni che contemplino sia l’aspetto naturalistico sia la messa in sicurezza dalle eventuali piene del fiume. “Un patrimonio naturalistico come quello del Tagliamento, con il suo ambiente incontaminato e caratterizzato da un particolare ecosistema, merita la massima tutela possibile e tutto l’impegno della Regione Fvg. Tuttavia, non è possibile glissare su un’attesa che dura ormai da oltre cinquant’anni –
prosegue la nota – per trovare soluzioni tecniche idrauliche e compatibili con l’ambiente che consentano di scongiurare il ripetersi di tragedie già viste nella bassa pianura friulana”.
“Con l’emendamento alla mozione proposto direttamente in aula, la
maggioranza – ricordano i consiglieri di Progetto Fvg/Ar – aveva la chiara intenzione di trovare un punto di mediazione con i presentatori, chiedendo di inserire nel dispositivo l’impegno a stabilire, in ogni sede e in ogni caso, il principio di preminenza della salvaguardia della sicurezza delle popolazioni rivierasche e, contestualmente, il carattere prioritario degli
interventi ritenuti necessari o idonei alla messa in sicurezza del corso del fiume”.
“Un impegno – viene ribadito – che non precludeva assolutamente la volontà di tutelare l’aspetto naturalistico e ambientale. Una tutela che non va confusa o pensata come un vietato toccare, perché proprio nei confronti di un corso d’acqua come il Tagliamento, torrente travestito da fiume che passa da 0 a 5mila metri cubi al secondo di portata in poche ore, è necessario pensare a una costante manutenzione ordinaria, a monte come a valle. Con la tempesta Vaia – concludono i consiglieri – abbiamo purtroppo potuto verificare come certi scenari apocalittici non siano così improbabili”.