Passa in Consiglio Fvg la mozione di Ussai emendata dal centrodestra.
Il sistema sanitario regionale si farà carico, o almeno auspica di poterlo fare, delle spese per le cure post-Covid. Il sì unanime del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia alla mozione presentata dal pentastellato Andrea Ussai è arrivato ieri in Aula, grazie anche a un emendamento, presentato dalla forzista Mara Piccin e dai colleghi del centrodestra per “non escludere alcune patologie – ha chiarito la consigliera – e per poter usufruire di casistiche ben definite che ruotino intorno ad evidenze scientifiche”.
Il testo adottato, dunque, “implementa le linee di indirizzo per la presa in carico post guarigione da Sar-CoV-2, compresi i percorsi di follow-up, all’interno del Piano regionale di assistenza territoriale e ospedaliera, al fine di consentire un’applicazione uniforme su tutto il territorio”. Allo stesso tempo il provvedimento impegna l’esecutivo anche ad “acquisire gli studi osservazionali del Comitato etico unico regionale e gli esiti del monitoraggio degli indicatori sulla base dei quali chiedere che la Commissione Lea nazionale ponga all’ordine del giorno la valutazione dell’introduzione di un apposito codice per l’esenzione della compartecipazione del paziente dalla spesa per le prestazioni di follow-up, anche qualora non riconducibili ad altra tipologia di esenzione”.
Soddisfatto anche il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. “L’evidenza di uno spirito unitario del Consiglio regionale su questo tema – ha chiarito – rappresenta un contributo
importante nel percorso di superamento dell’emergenza Covid, nella fattispecie per quel che riguarda gli strascichi in termini di salute che il virus lascia in molti casi nei pazienti. L’integrazione del documento originario con l’emendamento che abbiamo illustrato va nella direzione di affrontare il problema in maniera concreta e conforme agli standard sanitari”.