Incontro con il ministro dell’Interno per l’emergenza immigrati in Fvg.
La Regione, esprimendo gratitudine per l’attenzione posta al problema del confine orientale, prende atto della decisione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di procedere a un rafforzamento dei controlli sulle frontiere per impedire il flusso di immigrati irregolari. Però se questi ingressi dovessero continuare fino a far diventare la situazione insostenibile non è da escludere che tutte le Regioni che condividono la stessa visione politica sul tema emanino un’ordinanza sul modello della Sicilia. Questo il concetto espresso oggi a Trieste dal governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in occasione dell’incontro con il ministro dell’Interno.
Il massimo vertice della Regione ha confermato l’assoluta indisponibilità dell’amministrazione di discutere sulla ridistribuzione sul territorio degli immigrati, in quanto la priorità deve essere quella di evitare l’ingresso degli stessi immigrati irregolari attraverso i confini con la Slovenia. A tal riguardo è stata sottoposta al ministro la richiesta, per il
momento non accolta, di chiusura dei cosiddetti valichi minori.
D’altro canto, il più alto rappresentante della Giunta regionale ha recepito con favore la disponibilità del ministro di implementare la presenza di forze dell’ordine per il controllo delle frontiere, mentre è stata ricordata la necessità di alleggerire il numero degli immigrati irregolari attualmente
ospitati in regione, il cui numero supera di 900 unità quello dell’anno scorso.
Inoltre, per quel che riguarda la quarantena, è stato riaffermato il principio per cui, una volta terminato il periodo di isolamento nelle strutture dotate di tutte le adeguate misure di sicurezza, gli immigrati irregolari dovranno essere trasferiti dal Friuli Venezia Giulia.Infine, la Regione ha rinnovato la disponibilità a collaborare con lo Stato fornendo la tecnologia della Protezione civile Fvg per il monitoraggio dei confini.