Eliminare i passaggi a livello in Fvg, pressing su Rfi: “Ora servono certezze”

Un passaggio a livello a Udine (foto Margherita Marghe)

I solleciti a Rfi su passaggi a livello e investimenti in Fvg.

Conoscere piani, progettualità e finanziamenti a medio e lungo termine riguardo il superamento dei passaggi a livello in regione, ma anche rassicurazione sulla posa delle barriere antirumore nei centri abitati, la manutenzione e la velocizzazione delle linee ferroviarie del Friuli Venezia Giulia.

Sono i temi all’ordine del giorno per un’auspicata audizione richiesta “in tempi rapidi” con Rfi in IV commissione regionale permanente e sottoscritta dal capogruppo di Forza Italia in consiglio Fvg, Giuseppe Nicoli.

“Ho ritenuto di coinvolgere altri consiglieri di maggioranza, componenti della IV commissione, nella presentazione della richiesta – spiega Nicoli – in quanto ritengo che almeno il centrodestra debba essere unito nel chiedere chiarezza all’azienda pubblica partecipata da Ferrovie dello Stato circa le prospettive di investimento sul territorio, sì da sottolineare quali debbano essere le priorità per un servizio efficiente, sia sul fronte passeggeri che su quello merci”.

I problemi sulle linee della regione.

“La rimozione dei passaggi a livello ferroviari – continua Nicoli – dev’essere una priorità e non ci possono essere incertezze sulle intenzioni per il prossimo futuro. Sulla stampa, a riguardo, sono emerse incertezze nel caso degli investimenti nell’ambito di Udine. E leggiamo ancora la cronaca delle conseguenze di un guasto tecnico lungo la linea Cervignano-Palmanova, che ha comportato la chiusura di due passaggi a livello a Bagnaria Arsa per 40 minuti. Disagi anche per il traffico su gomma, dunque, che se non sono all’ordine del giorno poco ci manca: devono finire al più presto”.

“Non manca all’appello, per ora, soltanto il superamento dei passaggi a livello, che già di per sé sarebbe un notevole passo avanti – conclude Nicoli -. Vanno installate al più presto le barriere antirumore lungo le tratte ferroviarie che attraversano i centri abitati, su tutti ricordo il caso Monfalcone, attese da vent’anni. E in generale vogliamo che si investa sulla manutenzione delle linee e sulla velocizzazione, senza per questo prevedere progetti faraonici quanto inutili e dannosi per l’ambiente, come quello relativo al Carso”.