Scintille tra Pd e Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni in Friuli Venezia Giulia con un botta e risposta tra gli esponenti regionali dei due partiti.
Il Movimento 5 Stelle.
“Ancora una volta l’azione politica del PD si caratterizza per arroganza e illogicità“, affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai, con il loro coordinatore regionale, Luca Sut, e il senatore Stefano Patuanelli.
“Abbiamo posto sul tavolo alcuni punti di un programma per noi imprescindibili, sottolineando come sia impossibile per il M5S dialogare col terzo polo che in regione e in parlamento ammicca al centrodestra – affermano gli esponenti pentastellati -. La risposta del PD è stata la convocazione di un tavolo di campo largo“.
“Molte delle altre forze politiche di opposizione a questa Destra regionale ci hanno dato feedback positivi sui punti da noi presentati in conferenza stampa e con loro continueremo a dialogare – conclude la nota del M5S -. Non parteciperemo, invece, al tavolo convocato dal Partito Democratico, ma rimaniamo aperti al dialogo senza forze politiche che strizzano l’occhio a Fedriga e al Centrodestra“.
La risposta del Pd.
La risposta del segretario regionale Pd Fvg Renzo Liva al M5S del Friuli Venezia Giulia non si è fatta attendere.
“Vogliamo costruire un’alternativa seria e convincente, non piantare bandierine. Alla fine i 5 Stelle Fvg hanno ubbidito agli ordini romani di Conte e in Fvg saranno la stampella di Fedriga: liberi di farlo ma si prendano le loro responsabilità senza cercare scuse e astenendosi da accuse irricevibili – commenta Liva – . Arrogante è chi all’apertura di un dialogo risponde con un comunicato stampa a freddo, illogico è chi per anni lavora con noi in Consiglio regionale e fa alleanze nei Comuni con il Pd e poi si spaccia da puro”.
“Il Pd ha preso l’iniziativa di aprire un tavolo ben prima che esistessero i punti programmatici dei 5 Stelle – continua il segretario regionale – abbiamo chiarito che non poniamo né devono essere poste pregiudiziali, il M5S ne pone subito più d’una. Andiamo avanti e lavoriamo con chi ci sta, chi non c’è sbaglia, lo abbiamo sempre detto e poiché siamo di parola lo ribadiamo. Su chi scende per primo, non ci sono dubbi”.