Urne aperte da questa mattina, domenica 13 aprile, in quattro comuni del Friuli Venezia Giulia per le elezioni comunali. I cittadini di Pordenone, Monfalcone, Nimis e San Pier d’Isonzo sono chiamati al voto per il rinnovo anticipato dei rispettivi organi amministrativi. I seggi resteranno aperti anche lunedì 14 aprile, dalle 7.00 alle 22.00.
Si tratta di una consultazione fuori calendario rispetto alla normale tornata elettorale regionale. Un appuntamento inatteso, ma decisivo, soprattutto nei due comuni più popolosi – Pordenone e Monfalcone – dove l’eventuale ballottaggio è fissato il 27 e 28 aprile.
I motivi del voto anticipato
A Pordenone e Monfalcone, le elezioni si rendono necessarie in seguito all’elezione degli ex sindaci Alessandro Ciriani e Anna Cisint al Parlamento europeo, avvenuta lo scorso giugno. Entrambi, pur dimessisi dalla carica di primo cittadino, hanno mantenuto un ruolo in giunta come assessori, confermando il forte legame con i rispettivi territori.
Diversa la situazione nei comuni più piccoli. A Nimis, il consiglio comunale è stato commissariato nell’aprile 2024, dopo le dimissioni di nove consiglieri e il successivo crollo dell’amministrazione guidata da Giorgio Bertolla, che si era detto pronto a lasciare l’incarico a seguito di una mozione di sfiducia. A San Pier d’Isonzo, invece, si torna alle urne dopo la prematura scomparsa del sindaco Claudio Bignolin, avvenuta nell’ottobre scorso, durante il suo terzo mandato.
Modalità di voto e tempi
Con la deliberazione regionale n. 150/2025, la Giunta ha stabilito che si voti su due giorni: oggi, domenica 13 aprile, e domani, lunedì 14 aprile, entrambi dalle 7.00 alle 22.00. Lo scrutinio inizierà martedì 15 aprile alle ore 8.00.
Nei due comuni con oltre 15.000 abitanti, Pordenone e Monfalcone, qualora nessun candidato superasse il 50% dei voti, si tornerà al voto per il ballottaggio domenica 27 e lunedì 28 aprile.
La finestra elettorale.
Particolarità di questa tornata elettorale è l’estensione dell’orario di voto fino alle 22.00 di lunedì. Una misura adottata per agevolare gli elettori di fede ebraica, che in quei giorni celebrano la Pesach, la Pasqua ebraica.