Le nuove sfide del Fvg per il 2021.
Si chiude un anno particolarmente complicato in Friuli Venezia Giulia, in attesa di quello nuovo che dovrà aprire una pagina nuova. A tracciare il bilancio degli scorsi 12 mesi, con un occhio attento sulle prospettive 2021, è il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, che oggi ne ha parlato in una conferenza stampa assieme alla sua giunta.
Attenzione particolare è andata alle attività economiche: “Abbiamo garantito, in proporzione alla popolazione, le risorse più alte in Italia – sottolinea il governatore -. Nel 2020, alle attività produttive sono andati 49.3 milioni di risorse, oltre a un riorientamento di risorse Por Fesr per altri 21.5 milioni. In totale, abbiamo destinato al territorio 91.3 milioni, fondi comunitari esclusi, per far fronte al periodo emergenziale. Sappiamo che gli aiuti non saranno esaustivi, ma dalla Regione arriva un forte impegno per far sì che, malgrado il danno enorme, qualcuno in più possa rialzare la saracinesca”. Potenziati anche gli stanziamenti legati al mondo del lavoro, che non a caso è l’unico in Italia a non far registrare “segni meno”, con l’occupazione che rimane stabile.
Non soltanto economia, però. “Abbiamo messo in atto un potenziamento fortissimo di tutto il sistema sanitario – evidenzia Fedriga -. In due anni abbiamo aumentato di 400 posti letto la disponibilità negli ospedali, con 950 unità di personale in più nel 2020 e 20 milioni dal 2018 a oggi di finanziamento ai costi legati alle rette per le residenze degli anziani. Senza dimenticare che il Fvg è la regione che sui tamponi molecolari, il gold standard, è prima in Italia”. Ricordati anche gli interventi sul welfare (“lo abbiamo rivoluzionato”, dice Fedriga), confermando i contributi per i nuovi nati e i fondi per l’abbattimento delle rette degli asili nido per le famiglie che hanno dal secondo figlio in su.
E per il 2021 che cosa bolle in pentola? “Abbiamo messo in piedi un grande piano di investimenti che la Regione ha deciso di muovere per le politiche di rilancio e di ripresa, ma anche per dare risposte a temi di cui si parla da decenni”. Dallo sviluppo del Porto Vecchio a Trieste, dove la Regione interverrà in infrastrutturazione, dagli interventi sul quartiere di Sant’Osvaldo a Udine e sul ponte sul Meduna (“forse qualcuno pensava che non fosse opera strategica, ed è un’opera che non si realizza in un anno o due: non abbiamo pensato a tagliare il nastro, ma abbiamo guardato al futuro sviluppo del territorio”), dal palazzetto dello sport al mercato coperto di Gorizia, l’amministrazione regionale è pronta a nuove sfide. “Senza dimenticare – ha detto Fedriga – i 36 milioni per le aree di montagna, i 75 per la riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole, i 160 per la concertazione con i comuni e i 50 per gli interventi di carattere infrastrutturale sul territorio, che proporremo a inizio 2021”.
“La sfida ora – conclude Fedriga – è cosa accadrà in Fvg dopo la pandemia. Il coronavirus ha fatto rivedere le prospettive della nostra regione, così come per l’intero globo. È una situazione nella quale cose che davamo per scontate fino a qualche mese fa ora non lo sono più, sia come libertà personali, sia come la libertà di lavorare”.