I migliori panifici del Friuli secondo Gambero Rosso.
Il Gambero Rosso ha pubblicato la nuova edizione di Pani e Panettieri d’Italia: per il 2025, sono ben 21 i panifici del Friuli Venezia Giulia premiati dalla guida, con tre eccellenze (meritevoli dei Tre Pani) e due nuovi ingressi. Ecco i vincitori:
Il Posto Di Follador a Pordenone.
“La storia di Follador inizia nel 1968, con un piccolo forno a Prata di Pordenone, la classica bottega di paese. Quando Antonio prende in mano l’attività di famiglia nel 1999 comincia un nuovo capitolo della storia, dalla scelta delle materie prime di alta qualità all’ampliamento dell’offerta con gastronomia e caffetteria. Oggi nel nuovo laboratorio i 1.400 metri quadri nascono prodotti che stanno facendo il giro d’Italia”.
“Il Posto di Follador è diventato meta imprescindibile per gli amanti del pane, ma non solo. Vasta la scelta di pani, tutti da farine selezionate, molte delle quali biologiche. Da non perdere il Trittico, una pagnotta fatta da tre semole di grano duro provenienti rispettivamente da Puglia, Sicilia e Toscana. Speciali pure il Friulano, grazie all’aggiunta di crusca tostata, o il Pan Fruttato, arricchito con la frutta secca. Ampia anche la selezione di ottime pizze e focacce e immancabili i grandi lievitati in occasione di Natale e Pasqua. Tra le specialità ci sono le varie ricette di sbrisoline, che richiamano la famosa torta ma sono sfornati in versione biscotto. Un punto di forza, oltre alla qualità della materia prima utilizzata, è la cortesia del personale, sia nel punto vendita di Pordenone che nella Bottega in via Roma a Prata”.
Jerian a Trieste.
“Una storia di famiglia cominciata nel 1952 e oggi affidata a Cristina Jerian, che segue la produzione con un occhio di riguardo nei confronti della tradizione e attitudine contemporanea. Storico panificio triestino alla quarta generazione che ha mantenuto uno stretto rapporto con la città e le sue tradizioni. Ambiente ampio e luminoso, vetrine ricche di pani e proposte dolci (che a Trieste si mescolano più che altrove, se si pensa ad esempio a presnitz e putizze, qui ben realizzati nel solco della tradizione) e gastronomia”.
“Perfettamente eseguiti i pani tipici – magari da gustare con prosciutto cotto senape e cren – dalla crosta sottile e non troppo cotta e dalla mollica alta e abbondante ma facile a sciogliersi al palato. Buone le baguette, in diversi formati, per lievitazione e cottura, così come i pani speciali, con semi o farine integrali, fino al pane arabo che ha il limite di risultare un po’ secco. Sul fronte pasticceria, impeccabile la Carsolina, golose le fritole e i fagottini e barchette alle mele. Sempre un sicuro riferimento in città”.
Mamm Pane, Vino E Cucina a Udine.
“Tutto è nato con la Ciclofocacceria, dimostrazione tangibile dell’amore verso la sua Puglia (e le sue focacce). Roberto Notarnicola, con un passato nel mondo del marketing, è diventato un portento della panificazione, merito di una tecnica acquisita nel campo e col tempo, e di una curiosità innata. Un angolo di Puglia in Friuli che interpreta la tradizione con spirito giovane e contemporaneo ma rendendola sempre “riconoscibile”. Pani, focacce e panzerotti – fritti a regola d’arte e in più varianti – prenderebbero, infatti, l’applauso di qualunque nonna barese”.
“È l’approccio complessivo a fare la differenza, coniugando a meraviglia le preparazioni tipiche con un’accurata selezione delle materie prime (farine in primis), arredi moderni e accoglienti, vini naturali e birre artigianali, lievitazioni e cotture impeccabili, frutto di conoscenza e grande tecnica. Non solo nella panificazione e nella pasticceria – che mescola Puglia (da provare il pasticciotto) territorio e mondo – ma anche in un’offerta ristorativa ampia, con un menu che cambia spesso partendo sempre da pane e olio (così come al mattino si comincia con pane e marmellata). Da colazione a cena, passando per l’aperitivo, si va sul sicuro“.
Mamm, tra l’altro, aprirà entro l’anno il terzo locale in città.
Gli altri panifici segnalati dalla guida.
Due le novità entrate nell’edizione 2025: si tratta di Spaccio Pani a Trieste e Panificio Gobatto a Grado. A questi si aggiungono i Due Pani di Orso Bakery 1962 di Aiello del Friuli, Panificio Iordan di Capriva del Friuli, Paussa’s Bakery a Gradisca d’Isonzo, Panificio Bonelli di Cormons, Panificio Pasticceria Centrale di Gorizia, Panificio Fregonese di Lucinico e Panificio Gaddi a Grado.
Nel pordenonese, i Due Pani sono andati a I sapori del grano (nel capoluogo), Panificio Da Marino a Prata di Pordenone e Dal Forner di San Vito al Tagliamento; Un Pane a Frumento Forno Agricolo di Porcia. A Trieste, i Due Pani sono stati assegnati a Cadenaro, Pagna Panificio Artigianale e Viezzoli Pirona; Un Pane a Casereccio e Panificio Pasticceria Sircelli.