Per fine novembre la Regione Fvg si augura la firma con l’aggiudicatario.
Il compimento dell’opera di escavo del canale di accesso e del bacino del porto di Monfalcone è un’assoluta priorità della Regione. Lo hanno ribadito gli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, nel corso dell’audizione in IV commissione consiliare sullo stato dell’arte dei lavori.
In particolare l’assessore Bini ha avuto modo di ricordare il complesso e lungo iter che ha mosso i primi passi nel 1999 e che “a distanza di 21 anni vede impegnate risorse pubbliche per quasi 18 milioni di euro, di cui il 75 per cento, ovvero quasi 13 milioni, di fondi regionali, 3 milioni del Ministero dell’Ambiente e 1,7 milioni di quello delle Infrastrutture e trasporti”, ha specificato l’assessore.
La lunghezza del canale di accesso è di 6,2 chilometri circa per una larghezza di 162 metri mentre il bacino di evoluzione del porto ha un diametro di 415 metri, su cui insistono i 937mila metri cubi da dragare con l‘obiettivo di portare l’attuale profondità di 11,5 metri ad un pescaggio di 12,5 metri; questa misura consentirebbe l’aumento della portata delle navi in ingresso e dunque l’incremento del traffico portuale.
Dopo tre conferenze dei servizi istruttorie, ulteriori conferenze dei servizi ricognitive e decisorie avvenute tra il 2016 e il 2019, cui hanno fatto seguito anche diverse integrazioni progettuali, la Regione ha provveduto ad indire la procedura di gara. Nel frattempo, a febbraio 2016 il progetto esecutivo aveva superato tutte le prescrizioni della Via, la valutazione di impatto ambientale, nazionale.
La procedura di aggiudicazione si è conclusa e, come ha evidenziato ancora Bini, “è intenzione della stazione appaltante procedere senza ulteriore ritardo alla firma del contratto con l’aggiudicatario entro la fine del mese di novembre 2020“.
Dando seguito alle decisioni già assunte dalla Giunta regionale, dal gennaio 2021 la competenza sui dragaggi passerà dalla direzione Attività produttive alla direzione Ambiente, mentre l’opera relativa all’escavo sarà assegnata all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, a integrazione dell’Intesa per la gestione del porto di Monfalcone sottoscritta tra la Regione e la stessa Autorità a dicembre del 2019.