Le ripercussioni di una possibile quarta ondata di Covid in Fvg.
Da ieri, il Friuli Venezia Giulia è passato in zona gialla. Non solo: la regione, dati alla mano, è quella con la più alta incidenza di Covid in Italia, oltre ad avere i posti letto degli ospedali occupati oltre la soglia massima consentita.
E mentre i contagi corrono ovunque, il timore che la quarta ondata di Covid si abbatta come una scure sull’economia del nostro territorio si fa sempre più marcato. Soprattutto in un periodo che, viste le Feste natalizie in arrivo, rappresenta uno snodo cruciale dell’anno per molti operatori.
Le ansie degli albergatori.
Vista la situazione, e la “nomea” che il Fvg si è fatto come capitale della protesta anti Green Pass, le prime ripercussioni sono già arrivate. Lo sanno bene i gestori degli hotel, come evidenzia Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg: “Qualche disdetta è arrivata, ma per fortuna c’è la fila: per uno che esce, ce n’è uno pronto a subentrare – premette -. Il problema, però, non è ora: sappiamo che più di qualcuno decide di annullare la vacanza anche dieci giorni prima. E questo sarebbe un bel problema: paure e ansie ne abbiamo, inutile negarlo”. Gli alberghi, sottolinea la presidente, gli alberghi a fine novembre erano prenotati per il 70% circa dei posti letto (“che è un bellissimo inizio di stagione, non sempre si sono visti questi numeri” evidenzia), ma molto dipenderà ovviamente da come evolverà la pandemia da Covid-19: “Se il Fvg rimarrà in giallo – conclude Schneider -avremo qualche chance, ma se dovessimo finire in arancione sarebbe un disastro e le disdette sarebbero assicurate“.
L’ottimismo (cauto) della Regione.
Di umore più alto è l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, che sottolinea come “i segnali al momento non siano troppo preoccupanti. Credo che l’apice degli indicatori legati alla pandemia sia stato raggiunto e ora, grazie anche all’ottimo lavoro del governatore Massimiliano Fedriga sul Super Green Pass, possiamo garantire un territorio sicuro. Senza dimenticare l’elevata percentuale di vaccinati in regione“. Natale e Capodanno, dunque, non paiono a rischio secondo il delegato e, pur senza sottovalutare il Covid (“ci siamo ancora dentro, è bene ricordarlo” aggiunge), si guarda avanti con fiducia: “Stiamo spingendo forte per migliorare il marketing su piste e impianti – conclude Bini – e ho chiesto a Promoturismo di alzare il tiro nei prossimi mesi per essere presenti sui principali media e network nazionali. È in piedi anche una forte campagna promozionale con l’Austria. Andiamo oltre questo momento, con ottimismo”.