Un seminario per i dieci anni di Servizio Civile in Friuli Venezia Giulia
Si è svolto oggi a Trieste il seminario “10 anni di Servizio civile in Friuli Venezia Giulia – L’impatto dell’esperienza sulla vita dei giovani”, organizzato dal progetto “Infoserviziocivile” della Regione in collaborazione con Acli, Arci e Federsolidarietà/Confcooperative.
“L’iniziativa odierna, che ha voluto fare il punto sui primi dieci anni di attività del Servizio civile universale nella nostra regione, rappresenta la miglior occasione per rivolgere un profondo ringraziamento alle tante associazioni e a tutte le persone che operano quotidianamente al successo di questa straordinaria realtà – ha affermato l’assessore alla Protezione civile Riccardo Riccardi – . Soprattutto grazie al loro prezioso e costante impegno il Friuli Venezia Giulia continua a essere un modello riconosciuto come uno dei migliori a livello nazionale”.
“Siamo estremamente orgogliosi di poter vantare il più alto numero di volontari rispetto i cittadini residenti. Un fenomeno positivo che riguarda anche i giovani. Basti pensare – ha sottolineato Riccardi – che le adesioni al Servizio civile universale sono passate dalle 568 del 2017 alle 711 del 2022″.
“In questa fase storica, caratterizzata da rapporti sociali mediati in modo significativo dalla tecnologia e da solitudini che spesso portano a generare inquietudini e tensioni, risulta particolarmente importante per le nuove generazioni dedicare una parte della propria vita agli altri, a chi ha più bisogno come per esempio le persone anziane – ha sottolineato l’assessore -. Con l’allungamento progressivo dell’aspettativa di vita, aumenta infatti il rischio di isolamento e di solitudine. Questo è un tema, soprattutto culturale, di grande attualità su cui tutti siamo chiamati a impegnarci maggiormente”.
Nel corso del seminario è stato ricordato che il Servizio civile, nato con la legge 64/2001, è diventato nel 2017 Servizio civile universale, confermandosi un fattore determinante per il coinvolgimento dei giovani nella comunità.
Udine guida la classifica in regione.
Dal report presentato è emerso che nel 2022 il territorio della ex provincia di Udine ha avuto il maggior numero di ragazzi avviati in termini assoluti, in tutto 285. Considerando la fascia dei residenti fra i 18 e 28 anni, Trieste ha registrato invece il tasso più alto di ragazzi che hanno fanno l’esperienza di servizio civile – ben al di sopra della media nazionale -, seguita da Gorizia, Udine e Pordenone.
Lo studio ha riguardato anche gli ex operatori. Le risposte in forma anonima hanno messo in evidenza che tra le principali motivazioni che guidano la scelta di prestare servizio civile troviamo l’aspirazione di garantirsi un orientamento professionale; confermare delle scelte già maturate; fare un’esperienza di crescita personale e professionale.
Tra i punti di forza emersi dal report c’è sicuramente la creazione di valore sociale. Chi presta servizio civile rinforza infatti i propri contatti e aumenta le relazioni interpersonali, ottenendo al tempo stesso sia una formazione generale che una specifica che vanno a contribuire alla maturazione e crescita dell’individuo. Durante l’evento è stato richiamato anche il Servizio civile solidale, istituito dalla Regione, che ha dato l’opportunità di vivere un’esperienza analoga anche ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni.