L’abbandono scolastico nel Friuli Venezia Giulia.
In Friuli Venezia Giulia più di 8 ragazzi e ragazze su 100 si fermano al diploma di terza media, se va bene. La dispersione scolastica non solo numeri, dietro ci sono storie di ragazzi che tra i 18 e i 24 anni non sono andati più in là dell’istruzione di primo grado. Un quadro sconfortante quello che viene offerto dalla Fondazione per la Sussidiarietà, che ha rielaborato dati Istat sul 2020, cioè gli ultimi disponibili.
I ragazzi sono quelli che in percentuale abbandonano di più il percorso di studi, il 10,2%, mentre le ragazze si fermano al 6,7%. L’amara consolazione è che rispetto alla media italiana i ragazzi del Friuli Venezia Giulia lasciano la scuola più difficilmente (in media in Italia il 15,6% dei ragazzi lascia la scuola prima del diploma).
La direttrice dell’Usr Daniela Beltrame sottolinea che, per quanto la situazione della regione sia migliore rispetto che altrove, rimane l’urgenza di contenere il fenomeno. “Resta priorità di ogni sistema scolastico regionale perché chi abbondona la scuola prima di conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore o una qualifica professionale ha prospettive occupazionali limitate“.
Perché i ragazzi mollano la scuola?
Per risolvere il problema è fondamentale capire da cosa l’abbandono sia causato. I ragazzi che decidono di non andare più a scuola hanno spesso un basso rendimento. E questo è determinato da una scelta sbagliata fatta a monte. L’indirizzo non è stato preso né per vocazione né per attitudine, dice Beltrame, facendosi condizionare da stereotipi. Ma non va ignorata neanche “la situazione socio-economica, il background formativo della famiglia, la necessità di acquisire precocemente un reddito da lavoro“, afferma la direttrice dell’Usr. Un dato che deve essere acquisito dal corpo docenti, e dalle dirigenze scolastiche, non scevre di responsabilità e che devono impegnarsi per combattere l’abbandono scolastico.