Le domande di ristoro presentate per i danni delle grandinate in Fvg.
Sono 10.870 le domande giunte fino ad ora per il ristoro dei danni dovuti al maltempo che ha interessato il Friuli Venezia Giulia negli scorsi mesi di luglio e agosto.
In merito ai danni ai veicoli le istanze presentate sono state 5.745, mentre in compilazione ce ne sono 3.300: per i danni al patrimonio edilizio sono 4832, in compilazione 4038; alle imprese agricole 71 domande, in compilazione 78 mentre per le altre imprese ci sono 222 istanze trasmesse e 376 in compilazione.
I dati sono stati presentati ieri in sede di II Commissione in Consiglio regionale, dall’assessore alla Salute con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi che ha ripercorso gli interventi eseguiti in emergenza e l’iter che si sta svolgendo per riuscire quando prima a ristorare aziende e privati che hanno subito danneggiamenti.
La stima dei danni.
Secondo le stime trasmesse al Dipartimento di protezione civile i danni ammontano 940 milioni di euro suddiviso in 530 milioni alle abitazioni private (con circa 26mila istanze), 33 milioni ai veicoli privati (con circa 9200 istanze), 202 milioni alle imprese (con 2200 istanze) e 173 milioni al patrimonio pubblico.
“Considerato l’elevato numero di istanze di ristoro da parte dei cittadini e delle imprese, è stato deciso di assegnare la competenza per la loro raccolta e protocollo, l’istruttoria e la concessione alla Regione. Le istanze in questo modo vengono gestite attraverso un portale informatico accessibile dal sito della Regione e della Protezione civile per l’inserimento online direttamente da parte delle persone interessate coinvolte nei danneggiamenti” ha spiegato Riccardi.
le risorse messe in campo dalla Regione.
“In attesa delle risorse che arriveranno dallo Stato a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, la Regione assegnerà, in assestamento di bilancio, altri 100 milioni di euro che si andranno ad aggiungere agli oltre 50 milioni di euro già messi a disposizione nell’immediatezza dei gravi eventi meteo avversi che hanno interessato il Friuli Venezia Giulia negli scorsi mesi di luglio e agosto. Si parla quindi di oltre 150 milioni di euro per il ristoro dei danni causati dalle ondate di maltempo estive 2023 a beni pubblici e privati. Abbiamo assicurando l’avvio dell’anno scolastico con il ripristino di scuole e palestre, intervenedo anche sulle strutture sanitarie danneggiate, con un lavoro importante in corso per il ripristino della casa di riposo di Mortegliano, in modo che possa essere nuovamente impiegata per raccogliere gli ospiti”.
Martines: “Servono più risorse da Regione e Stato”.
“Dall’ampia ed esaustiva relazione che l’assessore Riccardi ha presentato in Commissione consiliare si evince come i criteri di distribuzione e l’entità e tipologie di ristori saranno giustamente definitivi una volta avuto contezza delle richieste presentate“. Lo osserva, in una nota, il consigliere regionale del Pd Francesco Martines.
“Due elementi – aggiunge Martines – sono da rilevare: la sproporzione tra la sommatoria delle segnalazioni pervenute in regione (circa 950 milioni) e le risorse finora messe a bilancio dalla Regione (150 milioni), nonché l’entità minima delle risorse messe in campo dal Governo romano, solo 7 milioni di euro”.
“Se è possibile ipotizzare che le richieste di ristoro saranno pari al 60% delle segnalazioni – continua l’esponente dem – e se si può pensare che il ristoro non sarà totale rispetto a ogni richiesta valida, ci si rende conto che le somme messe in campo fino ad adesso sono ampiamente insufficienti”.
“Oltre a pensare di inserire nella prossima Finanziaria regionale per il 2024 nuove consistenti risorse, in quanto allora conosceremo l’entità complessiva delle richieste – suggerisce Martines – bisognerà fare la voce grossa con il Governo nazionale affinché si decida a destinate al Fvg ulteriori risorse. Penso che la Giunta regionale di Centrodestra – è la conclusione – dovrebbe avere facilità nel chiedere nuove risorse, visto che gli interlocutori al Governo sono dello stesso colore politico”.