Le criticità per il rientro a scuola in Friuli Venezia Giulia.
Per qualcuno, la campanella è già suonata nuovamente nei giorni scorsi. Per la maggior parte, invece, lo farà domani. È attesa per il rientro a scuola in Friuli Venezia Giulia che, dopo la pausa natalizia e un “antipasto di lezioni” in alcuni istituti nella giornata di venerdì, domani si prepara al rientro massivo degli studenti.
Le incognite in Fvg.
A fare il punto sul ritorno tra i banchi in Fvg ci ha pensato Teresa Tassan Viol, presidente regionale dell’Associazione nazionale presidi (Anp). “I colleghi dirigenti – riferisce – sono alle prese con un numero importante di contagi tra gli studenti. Un altro problema è rappresentato dalle numerose assenze di personale docente, tra i docenti sospesi per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale e quelli che si sono contagiati durante la pausa di fine anno. In alcune scuole – precisa Tassan Viol – le percentuali raggiungono il 10-15%. Questa situazione può compromettere la regolare erogazione del servizio e la copertura degli orari, e potrà comportare per alcuni dirigenti la difficile scelta di operare delle riduzioni”. Non mancano altre criticità, secondo la presidente Anp, come quella relativa alla “complessità dei rapporti tra istituti e Dipartimenti di prevenzione in materia di tracciamento e gestione delle quarantene, perché le strutture sanitarie a seguito del sovraccarico di lavoro non riescono a emettere le certificazioni richieste in tempi congrui”.
Le nuove regole sulla quarantena.
Da domani, scattano anche le nuove regole sulla quarantena. Che cosa prevedono? Per le scuole dell’infanzia, anche con un solo caso di positività nella sezione o gruppo classe viene sospesa l’attività didattica in presenza per 10 giorni ed è previsto l’isolamento fiduciario per un periodo di tempo altrettanto lungo con test di uscita. Per la scuola primaria, con un solo contagio acclarato c’è sorveglianza con test rapido o molecolare da svolgersi il prima possibile dopo essere stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni. Con due o più casi, sospesa l’attività scolastica in presenza in favore di quella a distanza (Dad) e quarantena di 10 giorni con test di uscita negativo.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado, con un solo caso prosegue la didattica in presenza, ma i compagni di classe dovranno utilizzare la mascherina Ffp2 per almeno 10 giorni. Regole diverse, a seconda che si sia immunizzati o meno, in caso di due o più contagi. Per i non vaccinati, quelli che abbiano concluso il ciclo più di 120 giorni prima o siano guariti dal Covid nello stesso lasso temporale, è sospesa l’attività scolastica in presenza e c’è una quarantena di 10 giorni con test d’uscita. Per chi, invece, è vaccinato da meno di 120 giorni o al quale sia stato somministrato il richiamo, è confermata la didattica in presenza, ma con l’obbligo di indossare le Ffp2 per almeno 10 giorni; è prevista l’autosorveglianza. In caso di 3 o più contagi, scatta la Dad per 10 giorni per tutti e si applicano le misure per i contatti stretti ad alto rischio.
Risolto il problema trasporti.
Il “temuto” obbligo di Super Green Pass per chi usufruisce del trasporto scolastico è rinviato di un mese. È quanto chiarisce una circolare emanata dal Ministero della Salute, che precisa come fino al 10 febbraio sia sufficiente il Green Pass base “per motivi di salute e di studio l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori”. È stato inoltre precisato che ancora per un mese “il trasporto scolastico dedicato non è equiparato a trasporto pubblico locale in merito alla disciplina della certificazione verde rafforzata ed è accessibile agli studenti fino ai 12 anni anche con solo obbligo di mascherina Ffp2“. Vedremo se e cosa cambierà successivamente.