Crescono le truffe informatiche e i soldi rubati, ecco come difendersi

I consigli della Polizia postale contro le truffe informatiche: diffidare da chi chiede denaro, codici o dati personali

Si è conclusa una vasta operazione nazionale della Polizia di Stato contro truffe online, frodi informatiche e accessi abusivi a sistemi informatici, reati in costante crescita.

Le attività, coordinate dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno riguardato 54 persone residenti in diverse regioni, compreso il Friuli Venezia Giulia. Sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari che hanno consentito di raccogliere elementi utili alla prosecuzione delle indagini.

Diverse le tipologie di truffe individuate

Le tipologie di truffa sono diverse. In alcuni casi, i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia, contattano l’utente, telefonicamente o con sms, e lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente, inducendolo a trasferire tutto il denaro su un altro conto, ritenuto sicuro, ma in realtà intestato a loro nome.

La truffa del falso figlio: l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare un nuovo smartphone, richiede l’invio di una somma di denaro.

Annunci di vendita fraudolenti sui social network: i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi. In ogni caso, quindi, i malviventi puntano a indurre in errore le loro vittime, per carpirne i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti.

Numeri in costante crescita: come difendersi

Nel primo semestre di quest’anno, la Polizia Postale ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche, con un aumento del +10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte sono state circa 114 milioni, con un incremento del +71% registrato nella prima parte dell’anno del 2023.

Per difendersi dai raggiri, la Polizia Postale consiglia di non cliccare mai sui link contenuti in email o sms ma di collegarsi, attraverso un comune motore di ricerca, al sito o all’app ufficiale.

Nessun appartenente alle Forze di Polizia, dipendente di Poste Italiane o di istituti bancari chiederà mai di conoscere credenziali e codici personali di accesso all’home banking o di effettuare bonifici o altri versamenti di denaro tramite telefono, sms o e-mail. In caso di dubbi, si consiglia di contattare immediatamente il servizio clienti.

Nel caso in cui si venga contattati con un numero sconosciuto da persone che dichiarano di essere parenti o amici in difficoltà, si consiglia di ignorare il messaggio e di chiamare la persona sull’utenza di cui si è già in possesso per verificare che non si tratti di una truffa.

Si consiglia, inoltre, di diffidare di annunci che prospettano acquisti estremamente convenienti e di verificarne l’attendibilità delle proposte anche attraverso le recensioni pubblicate online da altri utenti.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.commissariatodips.it