La situazione negli ospedali Fvg.
Aumentano i contagi e tornano a salire le richieste di posti letto negli ospedali del Fvg. “Per questo motivo – anticipa il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi – stiamo compiendo delle rimodulazioni all’interno dei nosocomi al fine di garantire, in modo efficiente, le richieste legate alla gestione attuale della pandemia”.
La situazione sanitaria legata al Covid-19 in regione sta mutando, come conferma lo stesso Riccardi. “Da fine primavera a oggi ci siamo trovati di fronte ad una situazione in cui c’è stata una forte domanda di assistenza extra ospedaliera legata a persone in isolamento non trattabili nelle abitazioni private, a cui si associa però in questi ultimi giorni una nuova impennata di richieste di posti letto negli ospedali”.
Dati alla mano, l’esponente dell’esecutivo ha tracciato una panoramica generale riguardante la situazione attuale che vede presenti in regione 3139 persone in isolamento a fronte delle 2500 circa registrate lo scorso mese di aprile nel pieno della pandemia. “Ciò significa – ha detto Riccardi – che in questo ultimo periodo il baricentro dell’attenzione si è spostato fuori dagli ospedali. Questi numeri ci hanno portato a rivedere le richieste di posti letto per coloro che stanno trascorrendo il periodo di isolamento al di fuori della propria abitazione, ma non all’interno di un nosocomio, con un conseguente grande sforzo organizzativo a livello territoriale”.
A seguito di ciò il vicegovernatore ha posto l’accento sulla capacità degli ospedali della regione di adattarsi alla situazione, riorganizzandosi per dare una risposta adeguata al fenomeno. “A febbraio – ha detto Riccardi – la difficoltà era legata alla crisi delle terapie intensive. Poi la domanda si è spostata verso le cure intermedie in specialità quali infettivologia e pneumologia, cosa che ci ha portato a rivedere l’organizzazione interna. Ora però i dati delle ospedalizzazioni stanno risalendo come testimoniano le 27 persone ricoverate in terapia intensiva e le 119 che si trovano in altri reparti”.