L’analisi della Fondazione Gimbe e il calo dei contagi in Fvg.
Un’altra frenata dei contagi settimanali da Covid-19 in Friuli Venezia Giulia. È quella registrata nell’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, riferito al periodo dal 22 al 28 settembre.
Nella settimana in esame, i nuovi casi in regione sono calati del 16,2%. In miglioramento anche il dato sugli attualmente positivi ogni 100mila abitanti, che si attesta ora a 85. Rassicurante anche la situazione negli ospedali. I posti letto occupati dai pazienti Covid sono il 4% nelle terapie intensive e il 3% in area medica. Numeri ben lontani dalle soglie che significano zona gialla, rispettivamente il 10% e 15%.
Il Fvg, però, è ancora in ritardo per quanto riguarda i vaccini. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 68,9% (media Italia 71,3%) a cui aggiungere un ulteriore 4,3% (media Italia 4,7%) solo con prima dose. Soltanto cinque regioni o province autonome sono più indietro. “A fronte di oltre 8,3 milioni di persone non hanno ricevuto nemmeno una dose – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – in questa fase è molto difficile giudicare l’entità dei progressi della campagna vaccinale, per l’ingiustificata indisponibilità pubblica sia dei dati delle prenotazioni, sia del numero di persone esonerate dalla vaccinazione”.
Decisamente sopra il dato medio nazionale anche la popolazione over 50 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino, che in regione è pari a 14,8%, contro il 9,9% dell’Italia 9,9%. Quello del Fvg è il quarto peggior dato regionale, dopo Calabria (15,7%), provincia autonoma di Bolzano (15,5%) e Sicilia (15,1%).