La Corte dei Conti promuove il Fvg, ma manca programmazione nella Sanità

La Regione ha ricevuto parere positivo sul rendiconto 2023

La Corte dei Conti ha espresso parere positivo per il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2023. Si tratta della verifica della compatibilità tra quanto programmato e quanto realizzato, tenendo in considerazione variazioni, assestamento e rendiconto.

“Ai dati finanziari indubbiamente estremamente positivi, si deve accompagnare una gestione che risponda a criteri di legittimità, efficienza ed efficacia“, ha indicato il Procuratore regionale della Corte dei Conti, Tiziana Spedicato.

Una grande carenza emersa è nella programmazione del Sistema sanitario. Se la spesa per la Sanità ha registrato impegni crescenti nel triennio 2019-2021, in buona parte per l’emergenza Covid, a livello d’impegni nel 2023 è stata di 3.247,2 milioni, con un calo rispetto al 2022 (quando la spesa era stata di 3.278,9 milioni, ndr) di 39,5 milioni, con un peso pari al 38,60% del bilancio complessivo (nel 2022 era il 46,51%).

Aumenta la spesa pubblica, ma anche le entrate

Dalla relazione emerge che il risultato di amministrazione 2023 è stato pari a 3.058 milioni di euro con un avanzo disponibile di 698,6 milioni. Tra i dati positivi, l’andamento crescente della spesa, passata dai circa 11.562 milioni di euro dell’esercizio finanziario 2022 ai circa 13.174 milioni di euro del 2023; l’incremento delle entrate tributarie che ammontano a 6.822,8 milioni di euro e quello degli investimenti che registra un +58,07 per cento rispetto al 2022. Inoltre, la Regione non ha avuto bisogno di ricorrere a nuovi mutui o anticipazioni di cassa.

In merito alle Autonomie locali, l’auspicio da parte della Corte dei Conti è che “l’assetto degli enti locali regionali possa arrivare a un quadro di stabilità, a vantaggio soprattutto di quelle realtà territoriali che vedono, per cronica carenza di personale, maggiore difficoltà operativa”.

Un momento dell’udienza pubblica nella sede della Corte dei conti. In prima fila il governatore Fedriga

Fedriga sottolinea la capacità di ragionare in prospettiva

“La Corte dei conti ha sottolineato ancora una volta la solidità del bilancio regionale e la capacità di ragionare in prospettiva per garantire nel lungo periodo una stabilità economica e finanziaria. Riceviamo in maniera propositiva le indicazioni della Corte, che sottolineano l’alleanza istituzionale sviluppatasi in questi anni e che indica la via verso un continuo miglioramento dell’azione amministrativa”, ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“Il 2023 è stato un anno caratterizzato da un continuo susseguirsi di repentini e significativi cambi di scenario nel contesto internazionale: dalla ripresa post pandemia con la sfida del Pnrr al protrarsi della crisi geopolitica energetica, senza contare le incognite legate alle ripercussioni della nuova governance europea. Transizioni continue, che richiedono di agire con lungimiranza e prudenza nel ‘traghettare’ i bilanci da un esercizio all’altro. In questo scenario, la Regione ha saputo confermare la robustezza della sua economia e, di conseguenza, le entrate affluite nelle casse dell’Amministrazione hanno continuato il trend positivo dell’anno precedente, superandolo”, ha aggiunto Fedriga.

Il governatore ha, inoltre, sottolineato che “la Regione ha proseguito il rapporto di interlocuzione e supporto collaborativo con gli Enti locali, nel più ampio quadro delle attività di verifica e relazione sugli obiettivi di finanza pubblica del sistema regionale integrato”.

Costante crescita degli investimenti

Tra le principali rilevazioni messe in evidenza dalla Corte dei conti risalta il costante aumento delle spese di investimento, che nel 2023 hanno raggiunto la quota di 1 miliardo e 589 milioni di euro. Un dato che supera di 583 milioni quello del 2022 e quasi raddoppia la cifra relativa al 2021 (pari a 892 milioni di euro).

L’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, presente all’udienza pubblica, ha sottolineato l’importanza di questa crescita, “specialmente se tenuto conto che la Regione, nell’esercizio responsabile della propria autonomia statutaria, sta sostenendo gli investimenti con un’attenta programmazione degli impegni finanziari senza ricorrere a indebitamenti sul mercato“.

“Il parere positivo della Corte – ha concluso Zilli – testimonia un impiego virtuoso delle risorse da parte della Regione, con un’oculatezza che ha permesso di allocare contributi mirati nei momenti critici e di programmare le spese con un orizzonte pluriennale per soddisfare al meglio le esigenze del territorio”.

Autonomia: opportunità, ma anche responsabilità

“Importante è stato il richiamo della presidente della sezione, Emanuela Pesel, all’Autonomia differenziata, evidenziando come questa sia un’opportunità, ma anche una responsabilità“, ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin. “Credo che il Friuli Venezia Giulia sia testimonianza diretta di quanto l’Autonomia possa essere una opportunità se vi è una responsabile gestione delle risorse pubbliche. Naturalmente i rilievi della Corte dei Conti sono fonte di stimolo per migliorare. Coglieremo le indicazioni che ci sono state date, con particolare riguardo a settori importanti come la Sanità e le Autonomie locali“.

Sanità e amministrazioni locali le principali criticità

“Pur in un contesto di risorse abbondanti che continuano a favorire un bilancio sano, l’analisi della Corte dei Conti ha ancora una volta sottolineato le due principali criticità dell’amministrazione Fedriga che, come abbiamo più volte richiamato in questi anni, continua a non fare i conti con le crescenti difficoltà incontrate dai cittadini a fronte del progressivo deterioramento del sistema di sanità pubblica e di quello degli Enti locali“, afferma in una nota il consigliere regionale Francesco Russo (Pd). “L’abbondanza delle risorse dimostra che il problema è nella mancanza di più chiare scelte strategiche e nella cattiva gestione del sistema“.

“Un’altra ‘tirata d’orecchi’ è sembrato il richiamo alla ‘situazione di criticità determinata dall’esiguità delle dotazioni di personale con le quali operano i Comuni di minori dimensioni‘ che è tanto più grave perché ‘ha riflessi non solo sull’ordinaria attività delle amministrazioni ma anche implicazioni sull’attuazione tempestiva della spesa di investimento’ tanto più in un periodo in cui molti tecnici stanno segnalando che la nostra Regione, come il resto del Paese, sta rischiando l’osso del collo per la difficoltà di non spendere tutte le risposte che arrivano dall’Europa. Queste sono le sfide che attendono Giunta e Consiglio fin dalle prossime settimane – conclude Russo -, e l‘auspicio è che si possa lavorare con spirito bipartisan almeno su una visione strategica sempre condivisa. Per non perdere la preziosa occasione di approfondimento cui ci invita oggi la Corte”.