Disposta la riesumazione del corpo di Liliana Resinovich.
La Procura di Trieste ha annunciato oggi che il corpo di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta nel parco di San Giovanni il 5 gennaio successivo, sarà riesumato. La decisione è stata presa dal pubblico ministero Maddalena Chergia, che ha disposto la procedura di accertamento tecnico non ripetibile, affidando l’incarico a un collegio di consulenti.
La Procura ha stabilito che gli esperti saranno convocati alla fine del mese di gennaio 2024 per eseguire la riesumazione, dando adeguato preavviso ai familiari della defunta e ai loro difensori. Dopo la formalizzazione dell’incarico, seguirà l’attività consulenziale prevista per analizzare i risultati ottenuti.
Le nuove indagini.
Liliana Resinovich era scomparsa dalla sua abitazione in via Verrocchio, a Trieste, e il suo corpo fu ritrovato nel parco di San Giovanni. Nonostante la Procura, inizialmente convinta che si trattasse di un suicidio, avesse chiesto l’archiviazione del caso nel febbraio scorso, il gip Luigi Dainotti, nel giugno successivo, decise di non chiudere il caso, ordinando l’iscrizione a carico di ignoti per il reato di omicidio volontario.
La speranza ora è riposta nella super perizia medico-legale affidata all’antropologa forense Cristina Cattaneo. Questa nuova perizia mira a fornire risposte definitive sulla morte di Liliana Resinovich, in particolare sulla data del decesso. Il capo dei Ris Luciano Garofalo, consulente del marito di Liliana, aveva anticipato a dicembre la decisione di Cattaneo di richiedere la riesumazione del cadavere, ufficializzata solo oggi.
Il nuovo esame autoptico sarà fondamentale per stimare la data della morte, attraverso il prelievo del midollo osseo e una valutazione della cellularità. Nonostante siano passati due anni dalla morte di Liliana Resinovich, la Procura è determinata a non lasciare nulla di intentato per gettare luce su questo misterioso caso.