Arrivano le prime reazioni del Friuli Venezia Giulia dopo la notizia della reintroduzione dei controlli al confine con la Slovenia da parte del Governo Italiano. Una scelta giustificata dalla situazione in Europa e nel Medio Oriente, che hanno sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza.
L’assessore Roberti: “Risposta forte e adeguata”
Per l’assessore regionale alle Sicurezza Pierpaolo Roberti “Quella del Governo è una risposta adeguata a una situazione complessa. Ringrazio fin da subito il ministro Piantedosi, tutto il governo e le forze di Polizia che, con la professionalità che da sempre le contraddistingue, svolgeranno i controlli sul confine tra Italia e Slovenia”.
Roberti ha rimarcato che “l’attacco a Israele da parte di Hamas, le tensioni in Medio oriente e il recente attentato condotto da un lupo solitario arrivato illegalmente in Europa richiedevano una decisione forte che puntualmente è arrivata”.
Calligaris: “Bene l’intensificazione dei controlli”
“La reintroduzione dei controlli al confine con la Slovenia costituisce un’ottima notizia per la sicurezza nella nostra regione“. Lo afferma in una nota il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Antonio Calligaris, aggiungendo di aver accolto “favorevolmente la decisione dell’Italia di attuare controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia”.
“Quanto accaduto in Belgio con l’attentatore entrato in Europa illegalmente proprio dal nostro Paese – spiega l’esponente del Carroccio – dimostra l’importanza di intensificare i controlli alle frontiere. La misura, oltre che di prevenzione del terrorismo e della criminalità organizzata, consentirà di monitorare la rotta balcanica – conclude Calligaris – limitando così gli ingressi illegali del nostro Paese che intasano il Cara di Gradisca e gli uffici delle questure, portando insicurezza nelle nostre città”.
Moretti: “Controlli utili contro il terrorismo”
Per il il capogruppo del Partito democratico, Diego Moretti “La temporanea sospensione di Schengen al confine con la Slovenia è una misura che va usata esclusivamente in funzione di prevenzione antiterrorismo. Se il Governo l’ha fatto, avrà avuto le sue ragioni. Quello che è stato il confine più aperto d’Europa deve tornare a esserlo”.
“In questa vicenda – conclude Moretti – non si tiri in ballo il Cara di Gradisca: non c’entra nulla e non devono quindi esserci strumentalizzazioni”.
Conti: “Deve essere una misura eccezionale e limitata nel tempo”.
Sulla situazione è intervenuta anche la segretaria regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia, Caterina Conti. “La reintroduzione dei controlli dei confini all’interno di Schengen deve essere una misura eccezionale, limitata nel tempo e di ultima istanza in caso di serie minacce, come chiesto dalla Commissione Ue. Eventi sanguinosi, minacce e allarmi possono richiedere di irrobustire misure di vigilanza, ma dal Viminale ci attendiamo forme di prevenzione non invasive, temporanee e correlate alla crisi mediorientale. La minaccia terroristica non sia un metodo surrettizio utilizzato dal Governo per tentare di far fronte a un fenomeno totalmente diverso quale la rotta balcanica. Anche perché non funzionerebbe”.
Bernardis: “Decisione di buon senso, serve un coordinamento tra gli stati dell’Ue”
Per il il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga Presidente) “La decisione del Governo italiano di aumentare i controlli alle frontiere, intensificando le misure di sicurezza, è stata attesa a lungo ed è una scelta di buon senso per prevenire atti di terrorismo e contrastare la criminalità organizzata“.
“Gli attacchi contro Israele e l’atto terroristico a Bruxelles richiamano inevitabilmente la necessità di una profonda riflessione. È evidente – sottolinea l’esponente di Maggioranza – che occorre adottare politiche più rigorose ed efficienti per il controllo e la gestione del fenomeno migratorio”.
“Le permissive e poco oculate politiche migratorie passate hanno avuto conseguenze indesiderate. In questo contesto – conclude Bernardis – diviene auspicabile un coordinamento tra gli Stati membri dell’Unione Europea per rafforzare il controllo delle frontiere esterne e fermare una volta per tutte gli ingressi irregolari”.
Ghersinich: “Siamo stati i primi a chiedere di riattivare i controlli”
Giuseppe Ghersinich, consigliere della Lega, commenta con soddisfazione la notizia dei controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia come misura di prevenzione al terrorismo. “I controlli ai confini con la Slovenia annunciati oggi dal ministro Piantedosi sono una notizia sicuramente positiva per le province di Trieste e Gorizia, che si trovano da anni a dover convivere con gli arrivi della rotta balcanica”.
“Come Lega Fvg siamo stati i primi a chiedere che venissero riattivati i controlli, proprio per garantire la sicurezza dei cittadini della regione: finalmente Roma ha deciso in questo senso” prosegue Ghersinich nella nota.
“Il provvedimento arriva dopo quelli di Francia, Austria e Germania – sottolinea il consigliere -, dove i controlli sulla linea confinaria vengono effettuati da molto tempo e sull arco delle 24 ore. La tutela dei confini per la sicurezza dovrebbe essere una priorità per l’Europa: se chi dovrebbe vigilare non lo fa allora è giusto che l’intensificazione dei controlli parta da noi”.
Ghersinich auspica l’invio di un cospicuo contingente di operatori da parte del Governo centrale “visto che negli ultimi anni il personale impiegato in questa attività è stato ridotto all’osso”.
Novelli: “Bene i controlli, accolte le nostre richieste”.
“Corretta e doverosa la decisione di sospendere Schengen e ripristinare i controlli ai confini alla luce di quanto sta avvenendo a livello internazionale in queste settimane”. Questa la posizione di Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, in merito alla notizia della decisione del Governo italiano di attuare controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia. Nella nota il consigliere ha ricordato che “le evoluzioni odierne vanno esattamente nella direzione da me auspicata ripetutamente“.
Novelli ha rimarcato che “servono senso di responsabilità e lucidità in questa fase. Di certo non possiamo permetterci leggerezze, quindi plaudo alla decisione assunta oggi“.