Il Movimenti a difesa del cittadino Fvg pronto a presentarsi in Procura contro il caro bollette.
Basta con gli aumenti delle bollette, o si va in Procura: a sostenerlo è il Movimento difesa del cittadino del Friuli Venezia Giulia, che minaccia una raffica di esposti nei confronti delle aziende fornitrici che dovessero applicare ulteriori aumenti.
Secondo i vertici dell’associazione, infatti, il decreto Aiuti Bis, entrato in vigore il 10 agosto scorso e successivamente convertito il 21 settembre, sospenderebbe fino al 30 aprile 2023 l’efficacia di qualsiasi modifica contrattuale successiva al 10 agosto. Il che, considerati i previsti tre mesi di preavviso, per il Movimento significa che ogni aumento comunicato a partire da maggio non ha più valore.
Tutto questo dopo che già l’Antitrust, a ottobre, aveva sospeso in via cautelare gli aumenti di Dolomiti, E-on, Iberdrola e Iren, e pochi giorni fa anche quelli di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Ovvero oltre l’80% del mercato italiano di elettricità e gas.
Ora c’è attesa per le decisioni del Consiglio di Stato, che il 20 dicembre dovrà pronunciarsi sul ricorso Codacons che chiede la sospensione degli aumenti Arera sulle tariffe del mercato di maggior tutela, ricorso rigettato dal Tar della Lombardia. A quel punto, sostiene il Movimento difesa del cittadino, si saprà se bloccare tutti gli aumenti delle tariffe decisi nel corso del 2022. Ma una cosa è certa: contro gli aumenti, il Movimento è pronto ad andare in Procura.