Approvati gli importi per i contributi sull’ abbattimento della retta per gli asili nido e gli altri servizi per l’infanzia.
Sono stati approvati gli importi mensili del beneficio a favore delle famiglie per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia 2024-2025, ovvero la quota di abbattimento della retta per gli asili nido e gli altri servizi utilizzati dalle famiglie per i loro bambini. Il tema è stato portato all’attenzione della Giunta dell’assessore regionale all’Istruzione e Famiglia, Alessia Rosolen.
“Continua la politica di questa Amministrazione regionale a favore della famiglia, con un importante incremento della contribuzione per il pagamento della retta mensile dei servizi per l’infanzia: dai nidi, con frequenza full o part time, ai servizi domiciliari, fino ai centri per bambini-genitori e agli spazi gioco, compresi i servizi sperimentali – ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – . Sono misure di sostegno significative ed estremamente concrete, che vanno ad affiancarsi a una nutrita serie di altri provvedimenti adottati da questa Giunta, adesso e già nella scorsa legislatura”.
“Non si tratta di misure contro la povertà, ma di provvedimenti che nascono per aiutare le famiglie e per contrastare l’inverno demografico”, ha precisato Fedriga nell’illustrare come l’abbattimento vada a interessare una vasta parte dei nuclei familiari del Fvg, con uno o più figli a carico, con un tetto Isee uguale o inferiore ai 50.000 euro. “Una famiglia con due figli piccoli, per fare un semplice esempio, potrà beneficiare quindi di oltre mille euro al mese per il nido”, ha spiegato il governatore.
Oltre 31 milioni di euro sono stati destinati dalla Regione alle famiglie per questa misura; nel dettaglio, le risorse disponibili per il finanziamento delle domande ammontano a 31.178.000 euro dei quali 25.182.000 euro (pari al 90%) derivano del fondo di abbattimento rette e quasi 6.000 euro delle risorse Fse+ (Fondo sociale europeo plus).
I contributi per le famiglie.
Per i nuclei familiari con un unico minore (Isee pari, o inferiore, a 50.000 euro) l’abbattimento della retta passa a 310 euro (più 60 euro rispetto al passato) per la frequenza full time per nidi, servizi domiciliari e servizi sperimentali assimilabili (e pari a 155 euro per la frequenza part time, più 30 euro rispetto al passato); l’abbattimento è di 155 euro (più 30 euro rispetto al passato) per una frequenza part time a centri bambini e genitori, spazio gioco e servizi sperimentali assimilabili.
Per i nuclei familiari con due o più figli minori (Isee pari, o inferiore, a 50.000 euro), l’abbattimento della retta è di 510 (più 60 euro rispetto al passato) per la frequenza full time per nidi, servizi domiciliari e servizi sperimentali assimilabili (e pari a 255 per la frequenza part time); l’abbattimento è di 255 euro per centri bambini e genitori, spazio gioco ai servizi sperimentali assimilabili.
Per nuclei familiari con due o più figli minori iscritti e frequentanti contemporaneamente (Isee pari, o inferiore, a 50.000 euro), l‘abbattimento della retta è di 510 euro (più 60 euro rispetto al passato) per la frequenza full time di nidi, servizi domiciliari e servizi sperimentali assimilabili (e pari a 255 euro per la frequenza part time); l’abbattimento è di 255 euro per centri bambini e genitori, spazio gioco e servizi sperimentali assimilabili.
Le domande.
Sono state approvate 60.504 domande, delle quali 56.706 per nido d’infanzia (perlopiù per la frequenza di tempo pieno, 28.972 da parte di famiglie con più figli e 27.060 da parte di nuclei con figlio unico); 3.409 le domande approvate per il servizio educativo domiciliare perlopiù con frequenza a tempo pieno (1.621 domande da parte di famiglie con più figli e 1.655 da parte di nuclei con le unico); per lo spazio gioco e centro bambini-genitori sono stati approvate 389 domande per la frequenza a tempo parziale: 205 per famiglie con più figli e 184 per nuclei con un unico figlio.
È stata effettuata una stima delle domande approvabili, ovvero una proiezione delle domande in relazione alla capacità ricettiva dei relativi servizi educativi: per il nido d’infanzia 13.155 domande, 45 domande per il servizio educativo domiciliare e 59 per spazio gioco e centro bambini genitori.
Il bisogno finanziario è stato effettuato sulla base delle domande presentate entro il 31 maggio scorso che sono state valutate ammissibili, già approvate o stimate accoglibili. Al bisogno complessivo in termini di mensilità richieste è stato applicato il valore massimo del beneficio stabilito dal regolamento di attuazione per ciascuna tipologia di utenza/ servizio/modalità di fruizione.
Il fabbisogno finanziario stimato complessivo per il finanziamento delle domande ammonta a 29,966 milioni di euro: la maggior parte delle richieste riguarda i nidi d’infanzia (28 milioni 494.000 il totale del fabbisogno stimato), segue il servizio educativo domiciliare (1.380.000 il totale del fabbisogno stimato), e quindi lo spazio gioco-centro bambini genitori (91.940.000 il totale del fabbisogno stimato).