Contributi fino a 5 mila euro dalla Regione Fvg per i negozi di vicinato.
Contributi a fondo perduto per il mantenimento degli esercizi di vendita di vicinato. La Regione ha pubblicato il bando per gli aiuti economici alle microimprese che esercitano la vendita al dettaglio di vicinato con superficie fino a 250 metri quadrati ubicati nei Comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti e nelle frazioni dei Comuni con popolazione compresa tra 5 mila e 15 mila abitanti. Tutti questi potranno presentare domanda di contributo a fondo perduto a partire dal prossimo 25 ottobre e fino al 22 novembre.
“Si tratta – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini – di un altro importante intervento che dà attuazione a quanto previsto dalla legge SviluppoImpresa che va a salvaguardare le realtà commerciali dei piccoli centri urbani della nostra regione, e si inserisce nel più ampio disegno di revisione della disciplina in materia di commercio, avviata nella normativa che, nell’ambito delle misure per la modernizzazione dell’economia regionale, ha previsto un apposito Capo dedicato appunto alla materia del commercio”.
I servizi che elevano il contributo al 100%.
Nel dettaglio, l’intervento contributivo è volto a finanziare, a fondo perduto, i costi di mantenimento degli esercizi di vendita di vicinato per un ammontare di spese complessivamente ammissibili che oscilla tra i 2 mila e i 5 mila euro. Il contributo concesso ed erogato è pari al 50% della spesa ammessa e può salire al 100% nel caso in cui siano presenti tre dei seguenti servizi di prossimità: consegna a domicilio, supporto ai servizi postali, vendita di giornali e riviste, vendita prevalente di
prodotti locali o di provenienza regionale, utilizzo di eco-compattatori e di attrezzature e strumentazioni necessarie per la vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi, adesione a progetti di recupero delle merci invendute, accesso a internet mediante la messa a disposizione di rete wi-fi o di postazione multimediale, servizio fotocopie e scansione documenti, nonché assistenza gratuita mediante affiancamento della clientela nello svolgimento di adempimenti burocratici documentati sia in modalità cartacea tradizionale che elettronica digitale.
“La misura – prosegue Bini – prevede delle novità anche nelle modalità attuative che mirano a semplificare e rendere maggiormente efficace l’intervento sul territorio: da un lato si prevede di ammettere a contributo le spese già sostenute dal 1° gennaio 2020, dall’altro, tenuto conto che l’importo ammesso a contributo non supera i 5 mila euro, si prevede di procedere alla concessione e contestuale erogazione dell’incentivo a fronte della presentazione della sola domanda”.