I contributi della Regione anche ai consiglieri.
Dopo lo scandalo sui parlamentari che avrebbero beneficiato del bonus sulle partite Iva fa agitare in Fvg anche la polemica sui contributi chiesti da alcuni consiglieri regionali. Tutto legittimo, ma ovviamente molti hanno storto il naso.
Tra i quasi 27mila beneficiari dei contributi a fondo perduto istituiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia per le imprese di turismo, commercio, artigianato e servizi alla persona figurano anche Franco Mattiussi – vicepresidente del gruppo di Forza Italia e assessore al Turismo della provincia Udine – e il capogruppo dei Cittadini per il presidente Tiziano Centis, oltreché Renzo Tondo, ex presidente della Regione.
Oltre al contributo regionale, Mattiussi ha ricevuto anche i 600 euro di bonus statale durante la pandemia. Le imprese che fanno capo a tali nomi sono la Ma.Invest sas, la Mattiussi Mario e C. snc di Fiumicello-Villa Vicentina, la Ok Capelli lui e lei di San Vito al Tagliamento, l’albergo e ristorante Al Benvenuto di Tolmezzo.
Le imprese sono state veramente danneggiate come molte altre durante il lockdown, ma essendo i titolari consiglieri parlamentari o regionali, dunque con un reddito già di per sé molto alto, la domanda di contributi sia statali che regionali suona quantomeno inappropriata.
Mattiussi, Tondo e Centis si sono difesi sia con la stampa che su Facebook, giustificandosi nel sottolineare l’imminente scadenza delle tasse, i dipendenti a busta paga e il loro diritto all’indennità, scindendo la propria figura di imprenditori da quella di politici.