I contributi per i centri estivi in Fvg.
Vanno da un minimo di 150 euro ad un massimo di 575 euro, a seconda del nucleo familiare, i contributi regionali per far fronte alle spese sostenute dalle famiglie per servizi socio-educativi compresi centri estivi e attività ludico ricreative, e baby sitting. Lo ha stabilito una delibera approvata in via preliminare dalla Giunta regionale, che la esaminerà in via definitiva nella seduta di domani, e su cui ieri il Consiglio delle Autonomie locali (Cal) ha espresso parere favorevole unanime.
“Per il secondo anno consecutivo la Regione, forte del positivo riscontro dell’anno scorso, ha inteso impegnare un cospicuo pacchetto di risorse pari a due milioni di euro, per sostenere le famiglie nel periodo estivo, quando saranno chiamate ad affrontare spese importanti per conciliare lavoro e accudimento dei figli”, è stato il commento a margine dell’assessore regionale a Lavoro, istruzione e famiglia, Alessia Rosolen.
I beneficiari del provvedimento sono i nuclei familiari titolari di Carta famiglia, in cui almeno uno dei genitori sia residente in Friuli Venezia Giulia, da almeno 24 mesi e con un Isee per l’anno 2021 uguale o inferiore a 30mila euro. Sono oggetto di contributo le spese sostenute per la fruizione dei servizi nel periodo tra giugno e agosto 2021, includendo le spese per servizi socio educativi e di sostegno alla genitorialità (a titolo esemplificativo: attività diurne estive a carattere educativo, ludico/ricreativo o sportivo) rivolti ai figli di età compresa tra 3 e 14 anni; le spese per servizi di baby sitting rivolti ai figli di età compresa tra 3 e 12 anni, regolati da contratti di lavoro domestico o mediante prestazioni di lavoro occasionale. I servizi devono essere promossi da soggetti pubblici o privati e organizzati ed erogati nel territorio regionale. Il beneficio è cumulabile con altri benefici o sgravi fiscali fino alla concorrenza della spesa sostenuta (ad esempio con contributi simili erogati dai Comuni).
I criteri con cui sono stati stabiliti i valori massimi riconoscono un importo aumentato a seconda della numerosità del nucleo familiare, ovvero della presenza di figli a carico. Pertanto, i nuclei familiari con un figlio possono ottenere un rimborso di 150 euro a fronte di una spesa complessiva fino a 600 euro, di 200 euro per una spesa compresa tra 600 e mille euro, o fino a 250 euro per una spesa che supera i mille euro. Una famiglia con due figli può ottenere un rimborso che va, per le stesse fasce di spesa, da un minimo di 255 euro, a 340 euro, fino ad un massimo di 425 euro; una famiglia, infine, con tre o più figli da un minimo di 345 euro, a 460 euro e fino ad un massimo di 575 euro.
Per accedere al contributo la famiglia presenterà domanda on line dal 15 luglio 2021 al 15 settembre 2021, allegando i titoli giustificativi per le spese sostenute da giugno ad agosto. La gestione e l’erogazione dei contributi è delegata ai Comuni, ai quali è riconosciuta una percentuale pari al 1,5 per cento del fondo disponibile.
“Abbiamo stanziato nell’ultima finanziaria 6 milioni di euro per questi servizi nel triennio 2021-23, due milioni per ciascuna annualità. Dare certezze alle famiglie esistenti e a coloro che intendono crearne di nuove, con cifre e scadenze precise, è un importante strumento per favorirne il benessere e per riavviare il motore delle nascite anche nella nostra Regione”, ha concluso Rosolen.
Tutte le informazioni sull’accesso alla contribuzione sono consultabili sul sito della Regione (www.regione.fvg.it).