Si è ammalato di Covid-19 in Fvg solo lo 0,12% dei vaccinati.
In Friuli Venezia Giulia delle 607.878 persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno due settimane solo 712, ovvero lo 0,12%, si è ammalata di Covid-19 e solo 51 di loro, ovvero lo 0,008%, hanno avuto necessita di cure ospedaliere. Di queste ultime 44 sono state ricoverate in reparti Covid e solo 7, quindi circa una su centomila, hanno avuto necessità della terapia intensiva.
“Dati che confermano inequivocabilmente – commenta il vicegovernatore regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – l’efficacia della vaccinazione sia per evitare il contagio sia per ridurre, in caso di malattia, gli effetti del coronavirus e di conseguenza i rischi per la salute“.
Il dettaglio.
In base ai dati aggiornati al 12 agosto, solo 631 persone delle 426.169 alle quali è stato inoculato il siero Pfizer-BioNTech hanno contratto il Covid-19 (lo 0,15%); su 100.270 vaccino con AstraZeneca i contagi sono stati 42 (lo 0,04%); nel caso di Moderna 17 su 58.018 (lo 0,03%) e per Johnson & Johnson (Janssen) 22 su 23.412 (lo 0,09%).
“Analizzando la situazione nello specifico emerge chiaramente l’adeguatezza di tutti i tipi di vaccino impiegati nella nostra regione – ha spiegato Riccardi -. Il vaccino è quindi l’arma che ci permetterà di vincere la lunga battaglia contro il Covid e, nel breve periodo, è l’unico strumento per riappropriarci degli spazi di libertà che il virus ci ha sottratto”.
Le ospedalizzazioni.
Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, tra le persone che hanno avuto necessità di ricovero 44 sono state vaccinate con siero Pfizer-BioNTech (lo 0,01% sul totale degli immunizzati); una con vaccino AstraZeneca (lo 0,001%); 2 con Moderna (lo 0,003%) e 4 con Johnson & Johnson (Janssen) (lo 0,017%).
Riccardi ha quindi rimarcato che “solo 7 persone delle 607.878 vaccinate sono state ricoverate in terapia intensiva: di queste 6 hanno ricevuto il siero Pfizer/BioNTech e una quello Johnson & Johnson. Numeri lampanti che dimostrano l’importanza del vaccino per ricominciare a vivere in sicurezza. Auspichiamo quindi che questi dati convincano gli indecisi ad aderire alla campagna
vaccinale”.