I consigli dell’Ordine degli psicologi del Fvg.
La psicologia non va in vacanza: ci sono sempre psicologi disponibili anche nel periodo estivo delle ferie. Anche se ci si dovesse trovare da un momento all’altro bloccati in quarantena, in isolamento forzato, all’interno di qualche hotel Covid, come sta succedendo anche ad alcuni friulani che si trovano all’estero e sono bisognosi di un aiuto esperto e rassicurante, molti psicologi sono raggiungibili in luglio e anche in agosto.
Vacanze e Covid.
“Quest’anno le vacanze possono essere funestate da rischi collegati all’impossibilità di rientrare in patria o all’osservanza coatta di periodi di quarantena e all’allungamento obbligato del periodo all’estero. Gli psicologi dell’Ordine del Friuli Venezia Giulia assicura la consulenza e l’aiuto anche in questi frangenti, ritenendo fondamentale l’accompagnamento in circostanze spesso critiche quanto a lontananza da casa, dai medici di riferimento e dalle certezze di casa nostra”, dichiara il presidente dell’Ordine Fvg, Roberto Calvani.
Lo psicologo online non si improvvisa: il colloquio psicologico online è un nuovo paradigma in cui è fondamentale un a formazione multidisciplinare per saper leggere le dinamiche che si strutturano, è un grossolano errore pensarlo come mera trasposizione del colloquio in presenza, bensì è una precisa metodologia che richiede una formazione specifica e permanente, come quella garantita dall’Ordine del Friuli Venezia Giulia.
Gestire lo stress.
Gli psicologi assicurano, come sempre, anche a distanza, le consulenze e i consigli per restare mentalmente sani, per sapere come gestire lo stress. Il primo elemento da ribadire ai vacanzieri costretti a restare bloccati durante la vacanza causa focolai o prima di ripartire perché il tampone ha dato esito positivo, è che “è del tutto normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati e arrabbiati“, ecco perché “noi psicologi non possiamo permetterci di andare in vacanza, semmai noi ci siamo sempre, a prescindere, e prendiamo per mano, anche con videochiamate, Skype e altri sistemi di piattaforme per il contatto a distanza, i nostri assistiti e le loro famiglie in vere e proprie stanze virtuali”. Accanto alle cure tempestive, infatti, “non dobbiamo dimenticare la tempestività della presa in carico psicologica, parte decisiva spesso per il successo anche delle terapie farmacologiche, anche se i setting non sono vis a vis, ma, per forza di cose, online”.