Condannati i vertici per il crack Banca Popolare di Vicenza.
La sentenza è arrivata nel pomeriggio di oggi. I vertici della Banca Popolare di Vicenza sono stati condannati dal tribunale della città berica per il crack dell’istituto di credito, che aveva bruciato i risparmi di molti anche in Friuli Venezia Giulia.
L’ex presidente di Bpvi, Gianni Zonin, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi (la richiesta della pubblica accusa era di 10 anni). Pena di 6 anni e 3 mesi a Emanuele Giustini, 6 anni ad Andrea Piazzetta e Paolo Marin. Assolti, invece, Massimiliano Pellegrini e Giuseppe Zigliotto. I sei erano imputati per aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo alla Vigilanza.
A seguire le ultime fasi prima del verdetto c’era anche Barbara Puschiasis, avvocato e presidente di Consumatori Attivi Fvg. “La legge è uguale per tutti e fortunatamente la giustizia riesce a volte a fissare dei punti fermi, delle condanne, delle pene, delle sanzioni – evidenzia – Sono stati confiscati 963 milioni di euro. Certo, le pene possono essere sempre più elevate e più dure ma oggi quello che conta è la condanna e l’accertamento dei fatti nonché la condanna generica al risarcimento dei danni delle parti civili”. Una sentenza che ha fatto esultare anche i tanti risparmiatori Fvg traditi dalla banca veneta.
“E adesso – incalza Puschiasis – avanti con i risarcimenti e basta parlare della necessità di dover ancora provare da parte dei risparmiatori le violazioni subite, sono state più che accertate. Che il Fondo indennizzo Risparmiatori – conclude – paghi senza altre lungaggini e che i risparmiatori ottengano tutto il maltolto“.