La risposta del consigliere Honsell dopo le critiche sulla commemorazione di Berlusconi in Consiglio Regionale.
“Siamo in un luogo della politica, non a un funerale di Stato, e l’unico strumento che avevo per manifestare il mio dissenso dal celebrare la figura di Berlusconi era quello di restare seduto“. Così il consigliere di Open Fvg, Furio Honsell, replicando “per fatto personale” al governatore Massimiliano Fedriga, ha motivato in aula la sua scelta di questa mattina, durante il minuto di raccoglimento in memoria di Silvio Berlusconi.
“Il mio gesto – ha detto ancora Honsell – voleva esplicitare la distanza da una personalità emblematica di un certo modo di fare politica che io assolutamente non condivido, un esempio a mio avviso da non seguire per il cinismo e la spregiudicatezza con cui manifestava certe opinioni, e mi viene in mente in particolare la vicenda di Eluana Englaro. Nello stesso tempo – ha aggiunto il consigliere di Open – ho mantenuto un comportamento rigoroso e rispettoso dell’Aula, ascoltando senza battere ciglio i discorsi di commemorazione, ma mi si deve pur lasciare libertà di espressione politica. Ho invece dovuto subire l’assalto dell’assessore Riccardi e del presidente Fedriga”.
Sulla vicenda, prima di chiudere la seduta antimeridiana, è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin. “Il minuto di raccoglimento per una persona che ha avuto ruoli rilevanti nella politica nazionale – ha detto il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa – è un fatto di rispetto umano e di rispetto istituzionale: credo dunque che la sua scelta, consigliere Honsell, possa essere criticata”.
“Anch’io personalmente la ritengo inopportuna – ha aggiunto Bordin – e speravo che lei, chiedendo la replica, riconoscesse questa inopportunità, perché quando si fa parte di una istituzione si seguono i percorsi decisi da quell’istituzione. Tutto questo – ha concluso il presidente – nel rispetto delle valutazioni politiche sulla personalità commemorata in Aula che, naturalmente, possono essere legittimamente diverse e variegate”.