L’impresa del giovane Luca Palazzi.
Ha costruito un catamarano mettendo assieme una coppia di vasche da bagno destinate alla discarica, ed alcuni componenti di una vecchia barca, ribattezzandolo con il nome di “VascaDaGama”, un gioco di parole che fa riferimento allo storico esploratore portoghese.
Lui è il giovanissimo Luca Palazzi, diciannovenne cervigananese e futuro ingegnere progettista navale che, in quanto ad originalità certamente non ha nulla da invidiare ad alcuno. Luca frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico “Albert Einstein” di Cervignano del Friuli e la sua passione per la barca a vela, trasmessagli da papà Luigi, l’ha portato a praticare questo sport a livello agonistico per sei anni presso l’imbarcazione Optimist di Monfalcone, dove ha iniziato a sognare il progetto che avrebbe preso forma anni dopo, nell’estate del 2021.
“L’idea di mettere in pratica il progetto che ho da sempre avuto in testa mi è venuta quando io e mio papà stavamo smantellando il nostro vecchio bagno ed avremmo dovuto buttare via la vasca da bagno, divenuta inutilizzabile”, racconta il giovane. “Con l’aiuto di mio padre e di alcuni amici, mi sono messo nel giardino di casa mia e, una volta che mi sono procurato un’altra vasca da bagno per permettere alla costruzione di poter navigare, ho assemblato anche altri componenti che facevano parte di un’altra vecchia barca di nostro possesso “, spiega.
In poco meno di tre mesi, il catamarano era pronto per essere finalmente inaugurato, tant’è che il 7 luglio 2022 Luca è partito dal porto Agsdl di San Giorgio di Nogaro ed è arrivato fino al porto Lega navale italiana di Grado. Un viaggio sperimentale ed inaugurale di circa cinque ore, con il solo ausilio della vela. “Ho atteso il giorno in cui avrei messo alla prova il mio progetto, aspettando che le condizioni meteorologiche fossero a mio favore – spiega Luca – mi sentivo abbastanza sicuro, anche se per prudenza ho effettuato tutto il tragitto parallelamente alla costa, in modo che se fosse successo qualcosa, avrei avuto la possibilità di appoggiarmi alla terra ferma in maniera repentina”.
Un’impresa singolare ed eroica, che Luca ha fatto in solitaria e che ha destato recentemente anche l’interesse del circolo nautico “Gruarius” di Portogruaro che, nella serata di venerdì 17 marzo, ha fortemente voluto come ospite d’onore il giovane cervigananese, per dare modo di spiegare ai presenti le modalità di realizzazione del catamarano e le emozioni provate durante il tragitto. “Definisco questo progetto un mix tra innovazione e classicità, ho unito tecnologie moderne a disegni del secolo scorso, prestando particolare attenzione anche all’aspetto ecologico in quanto sono stati usati tutti materiali riciclati, tra i quali le travi in Bamboo”, conclude il giovane.